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Le arti marziali, un connubio perfetto tra disciplina e divertimento: intervista al Maestro Veronica Massaro

Questa settimana facciamo una chiacchierata con Veronica Massaro per scoprire la sua storia personale e professionale nel Karate

Le arti marziali, un connubio perfetto tra disciplina e divertimento: intervista al Maestro Veronica Massaro
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Questa settimana facciamo una chiacchierata con Veronica Massaro, Maestro di Karate.

Le arti marziali, un connubio perfetto tra disciplina e divertimento: intervista al Maestro Veronica Massaro

BUCCINASCO - Veronica nasce a Milano il 26 giugno 1983 e inizia la pratica delle arti marziali all'età di 5 anni. L'interesse e la passione per queste discipline, portano Veronica Massaro ad interessarsi alla cultura giapponese a 360° e, nello specifico, alla pratica sia tradizionale che agonistica dello stile di karate Shitoryù.

 

L'esperienza giapponese

Dopo avere ottenuto la laurea in mediazione linguistica e culturale per le lingue inglese e giapponese, Veronica Massaro vive in Giappone per completare la sua specializzazione linguistica e culturale ed allenarsi con importanti maestri nell'ambito dello shitoryu. Lì ha maturato una significativa esperienza nell'insegnamento sia ai bambini che agli adulti e, nel corso degli anni, ha tenuto diversi seminari linguistici, culturali e marziali in vari ambiti.

Veronica Massaro è allieva del M° Paolo Casiraghi (VII dan). Inoltre, segue gli insegnamenti del M° Sei Iwasa (IX dan) - direttore tecnico Seikenshudökai in Italia. Infine, non meno importante, è Maestro e Presidente dell’ASD Shoshin Shitōryū Karatedō.

L'intervista al Maestro e Presidente dell’ASD Shoshin Shitōryū Karatedō

La passione per ogni attività non ha ricette o regole e può scattare ad ogni età. Quale è la tua storia personale e professionale nel Karate? 

Se potessi riassumere in una frase la mia storia, direi che fin dal giorno zero la ricetta è stata: entusiasmo, umiltà, voglia di imparare con la consapevolezza che non si arriva mai, ed è proprio questa la gioia del viaggio spirituale che per me è il karate.

Lo straordinario mondo delle arti marziali, con regole e disciplina sino dai primi anni dei giovani atleti: come concilia il desiderio di gioco che ha ogni bambino?

Le arti marziali spesso sono conosciute per la loro parte di disciplina e regole, senz'altro centrali. Tuttavia le arti marziali e il karate, per quanto mi riguarda, hanno uno grandissimo spazio di creatività ed esplorazione che ci conduce inevitabilmente al divertimento. Un buon apprendimento è possibile solo se l'ambito di disciplina e quello del divertimento coesistono in maniera sinergica. Ed è quello che facciamo nel nostro dojo.

Divisa, cintura, competizione ed inclusione: abbiamo fatto passi in avanti organizzativi sul territorio e cosa dovrebbe essere facilitato e supportato?

Credo che più di ogni altra cosa il passo necessario sia dare la stessa visibilità a tutte le associazioni, perché tutte, attraverso il proprio specifico linguaggio, sono meritevoli di attenzione e danno tanto con passione e professionalità.

Personalmente amo ogni sport e sono sempre catturato dalla armonia dei tuoi allenamenti: prova a dirci una caratteristica che trovi importante più di un’altra disciplina sportiva

Con un po' di orgoglio trovo che la mia disciplina sia davvero completa, sia in termini educativi che in termini tecnici, ma non mi sento di dire diversamente per altri sport. Credo fermamente che ognuno parli la propria lingua, ma tutti apparteniamo alla lingua madre che è lo sport vero, con i valori di benessere che gli appartengono intrinsecamente.

Educando i giovani nel Karate-do, riesci anche a trasmettere valori positivi alle famiglie degli atleti? 

Che bella domanda! Grazie! La risposta è sì! Sono tanto felice di poter affermare che abbiamo davvero creato una grande famiglia, dove le mamme e i papà si affidano a noi a 360 gradi. Ogni anno organizziamo un ritiro di 3 giorni con i nostri ragazzi e le loro famiglie, che si chiama Camp Shoshin, e ogni anno è sempre più bello ed è sempre più un onore ogni volta che mi sento dire: "Noi ci fidiamo di te".

Raccontaci uno dei tuoi più vividi ricordi personali della tua carriera da atleta o da maestra e lasciaci un tuo saluto o invito a venire a trovarvi.

Wow. Te ne lascio due di ricordi. Il primo è legato alla mia carriera agonistica: 2009, Messico, mio ultimo mondiale. Finita la mia performance, ho incrociato lo sguardo di un grande maestro giapponese che oggi non c'è più, e con un inchino e i suoi occhi dentro i miei, mi ha fatto capire che avevo fatto una grande performance. Ho vinto quel mondiale ma, anche se non fosse stato così, quel suo sguardo mi aveva già dato tutto. Avevo reso omaggio alla tradizione del karate ed ero alle stelle. E un ricordo da maestra... È davvero difficile... perché sono letteralmente sommersa costantemente da continue manifestazioni di amore da parte dei miei allievi e non saprei scegliere. Posso però citarti una poesia che un mio allievo ha scritto e mi ha dedicato: "Alla vita prima della mia che mi ha insegnato la pazienza: scoprire, nel ripetere, sempre il nuovo, l'infinito". Se penso a questa frase e chiudo gli occhi, vedo tutti i miei allievi e sono grata a tutti per concedermi l'onore di guidarli in un pezzetto di strada insieme.

Con questo concludo e vi faccio il mio invito a passare a trovarci e concedervi un luogo di pace e benessere: casa nostra!

L’ASD Shoshin Shitōryū Karatedō è in via Buozzi 24 a Buccinasco.

Intervista a cura di Massimo Biadigo