le posizioni politiche

Inaugurato (con qualche polemica) piazzale Sergio Ramelli a Trezzano

Assenti, perchè contrari all’intitolazione, i componenti dell’opposizione: la lista civica di Vittorio Ciocca Avs/Il Ponte, il M5S e la lista civica a sostegno di Sandra Volpe, insieme al Pd

Inaugurato (con qualche polemica) piazzale Sergio Ramelli a Trezzano
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Contrari all’intitolazione i componenti dell’opposizione perchè dicono si tratti di "un’intitolazione di parte. Sarebbe bastato accogliere la nostra proposta di dedicare quella piazza a tutte le vittime di quegli anni terribili".

Inaugurato piazzale Sergio Ramelli a Trezzano

TREZZANO SUL NAVIGLIO - L’intitolazione è stata preceduta da diversi botta e risposta, in sede di Consiglio Comunale, quando si è discussa l’iniziativa, e poi sui social, con decine di commenti.  Chi era d’accordo a intitolare il piazzale della Stazione a Sergio Ramelli e chi l’ha ritenuta una scelta “troppo divisiva”.

Il sindaco Giuseppe Morandi

"Abbiamo inaugurato Piazzale Ramelli in ricordo e in omaggio alla giovane vita spezzata di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù morto il 29 aprile del 1975 dopo l'aggressione di esponenti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia – ha espresso il sindaco Giuseppe Morandi –. Nel giorno dell'anniversario di questa pagina buia oggi c'era tanto sole e c'erano il presidente del Senato Ignazio La Russa, i parlamentari di Fratelli d'Italia Paola Frassinetti, Riccardo De Corato, Fabio Raimondo, Grazia Di Maggio, Marco Osnato.

E ancora Marco Alparone, vicepresidente della Regione Lombardia, il vicepresidente provinciale Fdi Pino Pozzoli, i consiglieri regionali Marco Bestetti e Chiara Valcepina. E c'erano i sindaci che hanno dato vita e sostenuto l'iniziativa. Eravamo tantissimi, dalla politica nazionale a quella locale, dai componenti della Giunta di Trezzano sul Naviglio alla nostra Polizia Locale e all'associazione volontari dei Carabinieri che vigilano sempre sulla nostra città. Un ringraziamento speciale va al consigliere Giuseppe Russomanno da cui è partita questa bellissima iniziativa e che ha tanto voluto questo momento”.

Fabio Raimondo

“Sergio Ramelli oggi avrebbe 69 anni, ne avrà per sempre 18 – aggiunge il parlamentare di FdI Fabio Raimondo –. Brutalmente assassinato per mano dell’antifascismo militante, è stato un esempio per tante generazioni di militanti di destra. A cinquant’anni dal suo sacrificio, può e deve diventare il simbolo di una memoria condivisa, che possa finalmente rendere onore a tutte le vittime della violenza e dell’odio politico. Un monito per i più giovani, perché non debba mai più accadere di morire per le proprie idee”.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa

Stessi concetti ribaditi dal presidente del Senato Ignazio La Russa che ha ricordato “una giovane vita spezzata in un’epoca segnata da laceranti contrapposizioni ideologiche. Ricordare Sergio non è solo un atto di memoria, ma un impegno civile affinché il sacrificio di chi ha perso la vita in quegli anni non venga dimenticato e simili orrori non si ripetano più in futuro. A prescindere dal colore politico, rigettiamo con fermezza ogni forma di odio e violenza e ci impegniamo per favorire una vera pacificazione nazionale".

Le opposizioni contrarie all’iniziativa

Contrari all’intitolazione si sono schierati i componenti dell’opposizione: la lista civica di Vittorio Ciocca Avs/Il Ponte ha espresso voto contrario, evidenziando che “gli anni di piombo hanno fatto tante vittime negli scontri tra militanti: atti di violenza da condannare. Se si vuole ricordare la nostra storia e costruire un’Italia pacificata, non si può passare da un’intitolazione di parte”.

Contro l’intitolazione anche il M5S e la lista civica a sostegno di Sandra Volpe, insieme al Pd:

“Una piazza divisiva, l’Amministrazione ha ricevuto una pioggia di critiche su una decisione che riteniamo miope e inappropriata. Sarebbe bastato accogliere la nostra proposta di dedicare quella piazza a tutte le vittime di quegli anni terribili. A questo si aggiunge l'enfasi e l'insistenza continua, e poco sobria, dell'invito attraverso la pagina ufficiale del Comune, la stessa pagina che al 25 aprile ha dedicato un piccolo accenno solo poche ore prima della celebrazione: un chiaro segnale. Si è creata una profonda frattura, dimostrando ancora una volta che non sarà mai l'amministrazione di tutti, ma solo dei propri elettori”.

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