Erano oltre 2mila le persone che ieri, martedì 29 aprile 2025, hanno preso parte al corteo dell’estrema destra per ricordare Sergio Ramelli, a cinquant’anni dalla morte. Tra i presenti, Salvatore Ferrara, del Movimento nazionale, Ettore Sanzanni, della Rete dei patrioti e Francesco Polacchi, di Altaforte, casa editrice vicina a CasaPound.
Oltre 2mila in corteo per Ramelli
MILANO – Il corteo, dopo aver sfilato per via Aselli e via Amadeo, si è concluso davanti al murale in via Paladini dedicato al giovane ucciso nel 1975 da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia. Distribuendo fiaccole e bandiere tricolori, gli organizzatori hanno sollecitato i partecipanti a marciare ordinati per ricordare Ramelli, Enrico Pedenovi, consigliere del Msi della Provincia di Milano ucciso anche lui da terroristi di sinistra nel 1975 e Carlo Borsani, esponente di spicco della Repubblica Sociale Italiana ucciso nel 1945. Alla testa del corteo un grande striscione con la scritta “Onore ai camerati caduti” e la corona, portata da due militanti, che sarà deposta al murale dedicato a Ramelli.
Saluti romani davanti il murale
Il ‘Presente’ e il saluto romano: si è ripetuta anche quest’anno la commemorazione con il saluto fascista davanti al murale per Sergio Ramelli, in via Paladini.
“Bella Ciao” dalle finestre e gli insulti
Poco prima del Presente per Sergio Ramelli dei manifestanti di estrema destra riuniti in via Paladini, dalla finestra di un condominio che si affaccia sulla strada è stata suonata ‘Bella Ciao’. Dai manifestanti sono partiti insulti diretti all’autore del gesto.
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