Sciopero Amazon, lavoratore investito a Buccinasco. FILT Cgil Milano e Lombardia: "condanniamo con massima fermezza"
Mentre la FILT Cgil parla di un grave atto intimidatorio ai danni di un lavoratore in sciopero, le aziende coinvolte negano responsabilità e chiedono di fare luce sull'accaduto

Tensione ai cancelli Amazon di Buccinasco: durante uno sciopero un lavoratore viene investito da un furgone. Il sindacato accusa un clima di intimidazione, mentre Assoespressi respinge le accuse e chiede chiarezza.
FILT Cgil Milano e Lombardia: "condanniamo con massima fermezza"
BUCCINASCO - "Inaccettabile l'atto intimidatorio e violento avvenuto durante lo sciopero davanti ai cancelli della sede Amazon di Buccinasco a Milano, dove un lavoratore in sciopero è stato investito da un furgone.
Questo episodio è il tragico risultato di un clima di tensione alimentato dall’aziende e dalla stessa Amazon, che spingono le persone a comportamenti estremi.
Denunciamo pubblicamente queste pratiche di pressione e intimidazione e chiediamo un intervento immediato per garantire la sicurezza e la dignità di chi lavora.
Invitiamo l’opinione pubblica a unirsi alla nostra condanna e a sostenere la lotta per i diritti sul lavoro".
La posizione di Assoespressi
"Come Assoespressi riteniamo che il diritto al lavoro e quello a scioperare debbano essere esercitati in condizioni di rispetto reciproco.
Ci preme sottolineare che, in relazione allo sciopero odierno, non sia stata esercitata alcuna pratica di pressione e intimidazione, né da parte delle aziende fornitrici di servizi di consegna, né da parte di Amazon.Infine, non ci risulta che quanto avvenuto a Buccinasco sia coerente con la versione riportata dal sindacato. L’azienda fornitrice di servizi di consegna è disponibile a collaborare con le autorità competenti qualora fosse ritenuto necessario ai fini di accertare la dinamica dell’evento".