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Stadio San Siro, Scaroni: “Ristrutturazione impossibile, avanti con il nuovo impianto”

Il numero uno rossonero ribadisce la linea del club: “Un cantiere nel Meazza è pericoloso. Costruiremo accanto, poi trasferiremo sede e attività nell’area”

Stadio San Siro, Scaroni: “Ristrutturazione impossibile, avanti con il nuovo impianto”
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Il presidente del Milan sottolinea il cambio di passo: l’amministrazione comunale ora coinvolta direttamente. “Milano merita un impianto all’altezza delle grandi capitali del calcio”.

 “Ristrutturazione impossibile, avanti con il nuovo impianto”

MILANO - Sul nuovo stadio a San Siro

"oggi ho una voce più ottimista di quella che avrei avuto soltanto l'anno scorso. La ragione è che questo progetto non è più solo il progetto di Milan e Inter, ma di Milan, Inter, dell'amministrazione di Milano e del sindaco di Milano. Avete letto le dichiarazioni del sindaco, lui vuole dotare Milano di un meraviglioso stadio che questa città lo meritano e lo meritano i due club. Milano è una delle grandi capitali del calcio mondiale e quindi deve avere uno stadio efficientissimo. Lo vogliamo noi e lo vuole il sindaco quindi mantengo un tasso di preoccupazione perché conosco l'Italia e so quanto sia difficile in Italia fare delle grandi opere però se mi chiede che probabilità do ad arrivare alla fine di questo processo in modo positivo, dico 'ben più del 50%".

Lo ha detto il presidente del Milan, Paolo Scaroni, interpellato sul progetto del nuovo stadio di Milan e Inter nell'area di San Siro durante l'evento 'Il Foglio a San Siro.

Tornati al punto di partenza

"Abbiamo fatto una specie del 'Gioco dell'oca' e siamo tornati da dove eravamo partiti - ha aggiunto Scaroni - cioè costruire un nuovo stadio qui a San Siro, giocare al Meazza fino a quando il nuovo stadio sarà pronto e poi traslocare. Poi dove c'è il Meazza, conservando delle vestigia di questo impianto, faremo attività. Porteremo qui la sede del Milan, dell'Inter, faremo un albergo, faremo tante cose".

La posizione del Comune

Quanto alla posizione del Comune di Milano il presidente del Milan ha aggiunto:

"anche il sindaco, l'amministrazione comunale ha tante voci, c'è una maggioranza composita, un'opposizione, mi metto metto nei suoi panni, non è mai facile coagulare un consenso introno a un'opera così importante". Per Scaroni nel percorso compiuto finora, il fatto che sia Milan e Inter "avrebbero preso in considerazione di uscire da Milano" ciascuna per un proprio stadio "è una cosa importante" e "può" avere influito sul ritorno a un progetto per San Siro. Infine, sull'ipotesi, scartata, di una ristrutturazione del Meazza, il presidente del Milan ha chiarito: "Io sono sempre stato contrario alla ristrutturazione del Meazza, la ragione fondamentale è che non riesco a immaginare un grande cantiere in cui ogni tre giorni entrano 70 mila persone, lo considero una cosa pericolosissima per tutti. Se avessimo avuto un grande impianto dove traslocare provvisoriamente, la ristrutturazione avrebbe avuto un senso, ma un cantiere così non si può fare".

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