Aumento delle ore di riscaldamento a Cesano: un’ora in più e temperatura fino a 22°
"Non è tollerabile – sottolinea Marco Pozza – lasciare gli appartamenti a 15/16 gradi con 13 ore di riscaldamento e cappotti termici installati di recente sugli edifici: le nuove regole
Il sindaco Marco Pozza ha disposto un’ordinanza che permette di accendere gli impianti di riscaldamento domestico fino a 22 gradi. Rimane aperta la questione del Tessera, dove già nelle settimane scorse il sindaco si è confrontato con il Comitato di quartiere, insieme al consigliere regionale Simone Negri. Presentata un’interrogazione all’assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia, Paolo Franco
Un’ora in più e temperatura fino a 22°
CESANO BOSCONE – L’abbassamento repentino delle temperature, con un tasso di umidità superiore al 75% che accresce la percezione di freddo, non garantisce un caldo adeguato all’interno delle abitazioni.
Il sindaco Marco Pozza ha così deciso di firmare un’ordinanza che, nel rispetto della normativa vigente, aumenta il numero di ore di accensione degli impianti di riscaldamento portandole a 14 e la temperatura degli impianti di riscaldamento, con la possibilità di alzarla fino a 22 gradi.
"Un provvedimento – spiega il sindaco – che cerca di andare incontro soprattutto alle situazioni in cui vi siano in casa persone con delle fragilità e che rimane nei termini previsti, per limitare l’impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica".
La questione Tessera
Il provvedimento dovrebbe riuscire a migliorare anche la situazione al quartiere Tessera, dove da alcune settimane il sindaco si è confrontato con i rappresentanti del Comitato Tessera 2001 insieme al consigliere regionale Simone Negri.
"Non è tollerabile – sottolinea Marco Pozza – lasciare gli appartamenti a 15/16 gradi con 13 ore di riscaldamento e cappotti termici installati di recente sugli edifici. Con il consigliere regionale Simone Negri abbiamo definito un’interrogazione indirizzata all’assessore alla casa e all’housing sociale, Paolo Franco".
L’interrogazione in Regione del consigliere Negri
Nell’istanza, si sottolinea come l’efficienza energetica e di conseguenza la vivibilità degli appartamenti ALER non sia garantita, nonostante i lavori di efficientamento energetico effettuati dall’Ente regionale con la sostituzione della caldaia e della rete di distribuzione del calore e poi recentemente con la posa di un ulteriore cappotto sopra al preesistente in lana di roccia.
Negri: "Non è accettabile: 15° in pieno giorno"
"Dopo un intervento di efficientamento energetico rilevante come quello messo in atto al quartier
Tessera – afferma Simone Negri – non è possibile che la gente patisca il freddo. Delle due l'una: o il cappotto non riesce a contribuire a mantenere il caldo nelle case oppure Aler sta riducendo
nettamente l'accensione degli impianti. Abbiamo constatato che in alcuni appartamenti ci sono 15° in pieno giorno. Non è accettabile. Per questo abbiamo presentato un'interrogazione che, oltre a mettere a fuoco le criticità sui riscaldamenti mira ad approfondire le risultanze del superbonus sul quartiere".
Tra le varie domande presenti nell’istanza, si chiede infatti se il concessionario rispetti l’articolazione oraria prevista dal Comune, quale sia la temperatura ritenuta minima accettabile, se è stata portata a termine la sostituzione dei vecchi termoconvettori con i nuovi elementi riscaldanti e che cosa è emerso dal sondaggio effettuato nel 2022 sugli infissi degli alloggi e quando si procederà con il connesso intervento di sostituzione.
"Aler deve collaborare con i Comuni"
"Aler – aggiunge il consigliere regionale Negri – deve essere più puntuale e inoltre deve collaborare con i Comuni. Non è più tollerabile che quando un sindaco segnala un problema, Aler convochi incontri e riunioni scegliendo gli interlocutori che più l'aggradano, escludendo le amministrazioni locali se di colore diverso rispetto al governo regionale. È un tema di rispetto istituzionale che intendo porre con forza in Regione".