il progetto nel sud milano

Un data center di Amazon a Zibido San Giacomo: individuata l'area per il progetto

Ok della sindaca Belloli che dice: "Il data center dovrà essere un’opportunità di crescita economica e produttiva del nostro territorio"

Un data center di Amazon a Zibido San Giacomo: individuata l'area per il progetto
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Amazon vuole realizzare un data center di ultima generazione sul territorio di Zibido San Giacomo. Il Comune ha messo a disposizione un'area possibile per caratteristiche e dimensioni per il progetto in via Longarone in un'area verde abbastanza distante dalle abitazioni. Il terreno originariamente era un sito minerario per l’estrazione del gas ma oggi, secondo le prescrizioni del PGT è incompatibile per l’insediamento di un centro di calcolo

La notizia è stata anticipata dal ministero delle imprese e del made in Italy e attende ancora la firma della convenzione.

Ok della sindaca: "Il data center dovrà essere un’opportunità"

ZIBIDO SAN GIACOMO - "Se il progetto di un data center si concretizzerà – sottolinea la sindaca Sonia Belloli – noi siamo pronti, perché potrebbe rappresentare un’opportunità di crescita economica e produttiva del nostro territorio, anche con possibili risvolti occupazionali per i nostri cittadini. Quanto anticipato dal ministero delle imprese, si potrà però concretizzare solo dopo la stipula di una convenzione e vigileremo su tutti gli aspetti relativi all’impatto ambientale".

L'area individuata in via Longarone

L'Amministrazione comunale ha individuato come unica area ipotizzabile, per caratteristiche e dimensioni quella in via Longarone, lontana dalle abitazioni. È inquadrata nel Piano di governo del territorio come AT12 (Ambito di trasformazione 12). Come spiegano dal Comune: "Qui, la proprietà aveva presentato un piano di lottizzazione che, essendo conforme al PGT, la Giunta ha approvato. Per questo si è impegnata a versare al Comune 3,4 milioni di euro, di cui 1,4 sono stati già introitati. A questi si aggiungono circa 1,25 milioni di euro in opere di urbanizzazione destinate alla collettività"

L'assessore all’Urbanistica: "Era un sito minerario"

"Era un sito minerario – spiega Anita Temellini, assessore all’Urbanistica – destinato all’estrazione del gas. Erano state fatte, diversi anni fa, delle prove, ma il progetto non era andato a buon fine. Negli anni successivi – prosegue l’assessore – la proprietà ha presentato un piano attuativo".

L’ipotesi di un centro di elaborazione dati è pienamente conforme a quanto previsto dal Piano di governo del territorio, attraverso il quale sono state eseguite tutte le verifiche, per le aree di trasformazione, anche ambientali e di compatibilità con i possibili insediamenti.

"Sarà un’occasione in termini di lavoro e opportunità"

"Il PGT di recente approvazione – prosegue l’assessore Temellini – ha voluto ridisegnare il nostro territorio sia in termini di crescita sia di qualità e consolidamento della struttura economica e produttiva del nostro territorio. Ci impegneremo affinché questo insediamento possa essere un’occasione in termini di lavoro e opportunità per i nostri cittadini".

Il Comune vigilerà sul rispetto dei termini della convenzione, in particolare dal punto di vista dei vincoli ambientali già previsti nel Piano di governo del territorio.

La sindaca precisa che nulla è ancora definito

"Siamo abituati – precisa la sindaca – a dare notizie concrete e fino alla stipula della convenzione
nulla è ancora definito. Non c’è dubbio che il progetto sia in linea con il PGT e con gli impegni che ci siamo assunti con i cittadini".

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