Perseguita, violenta e minaccia di morte l'ex compagna per mesi: arrestato

L’uomo si era presto rivelato molto geloso e aggressivo verbalmente e fisicamente nei confronti della giovane. Per questo  lei voleva chiudere la relazione ma lui non non accettava proprio di essere lasciato. Da qui violenze ancora più pesanti fino a minacce di morte sia a casa che al posto di lavoro della donna.

Perseguita, violenta e minaccia di morte l'ex compagna per mesi: arrestato

MILANO - Per mesi ha perseguitato la compagna che voleva lasciarlo arrivando a minacciarla di morte, fino a quando lei dopo essere stata soccorsa per strada dalla polizia locale al culmine di una lite, lo ha denunciato.

Aggredita per strada finisce in ospedale

L'uomo, a seguito delle indagini è stato raggiunto da un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa per atti persecutori e violenze sessuali avvenute nell'arco di sei mesi.

Il 4 ottobre scorso una passante, allarmata dalle urla della giovane per strada era intervenuta in suo soccorso e aveva fermato una pattuglia dei vigili che stava passando. All’arrivo degli agenti il compagno si era rapidamente allontanato. La giovane, di origini sudamericane, era stata medicata in ospedale e dimessa con una prognosi di 10 giorni e il giorno seguente, il 5 ottobre, aveva sporto denuncia presso il Nucleo tutela donne e minori della Polizia Locale.

Geloso e violento non accettava di essere lasciato

Secondo quanto emerso dalle indagini, la relazione fra i due era iniziata a febbraio di quest’anno ma nel giro di un paio di mesi l’uomo aveva cominciato a mostrarsi estremamente geloso e controllante con una progressione di aggressività verbale e fisica nei confronti della giovane. Già a maggio le aveva provocato varie lesioni mai denunciate per paura di ripercussioni.

Nelle settimane successive la donna aveva comunicato al fidanzato di voler chiudere la relazione ma lui non accettava la decisione e cominciava a perseguitarla, intimidirla, minacciarla, anche di rendere pubblici alla famiglia di lei alcuni video che aveva girato a sua insaputa in momenti di intimità. L'accusava anche di ripetuti tradimenti, la seguiva sui social, via telefono, a casa, frequentemente al lavoro.

Le  pesanti minacce dopo la violenza sessuale

In un crescendo di ossessione era arrivato a violentarla e a mandarle video di sè stesso con una pistola in mano pronto a usarla contro di lei oppure la minacciava di darle fuoco o di tagliarle la testa e spedirla a sua madre.