10mila appartamenti e un affitto di 80 euro al mq annui: ecco cosa prevede il Piano Casa del Comune di Milano
Bardelli: entro dicembre prime manifestazioni per il Piano straordinario
Quattro aree da cui partire, con manifestazioni di interesse entro dicembre. L’assessore alla Casa Guido Bardelli ha spiegato in Commissione consiliare Casa e Rigenerazione Urbana che il Piano straordinario per la casa è pronto a partire.
Cosa prevede il Piano Casa del Comune di Milano
MILNO - Come spiegato nella presentazione dei giorni scorsi anche dal sindaco Giuseppe Sala si realizzeranno 10 mila appartamenti in 10 anni, con affitti calmierati di 80 euro al mq annui. A stretto giro, si partirà da 4 zone già individuate. Su queste il Comune aprirà entro dicembre manifestazioni di interesse. Saranno manifestazioni pubbliche, aperte a tutti gli operatori.
“Ci presentiamo soprattutto al mondo del social housing – ha spiegato l’assessore – ma non solo. Domani saremo dal presidente di Assolombarda Alessandro Spada a presentare il piano, lo presenteremo anche alla Camera di commercio, a tutti, sono 21 aree”. L’assessore ha spiegato l’iter di questa prima fase: “La manifestazione di interesse conterrà alcune descrizioni dell’area, lo stato di fatto, per consentire ai soggetti di presentarci una risposta con una documentazione estremamente semplificata, per partire con loro con un’attività di coprogettazione e arrivare in qualche mese a condividere un progetto definitivo, approvato poi dalla giunta se avrà un interesse generale, per poi essere pubblicato in attesa di ulteriori eventuali offerte migliorative. Se non arriveranno, si procederà”.
Sui 21 siti individuati, Bardelli ha ribadito che sono
“in aree distribuite in quasi tutti i Municipi, estremamente urbanizzate e qualificate. Sono molto fiero del lavoro fatto perché sono aree dove può essere piacevole andare ad abitare, con verde e servizi circostanti, ci sono anche aree semi centrali come via Pompeo Leone. Sono aree in gran parte pavimentate e tutte edificabili, non facciamo varianti del Pgt”.
Le prime 4 aree
Entrando nello specifico delle prime 4 aree, l’assessore ha riferito che
“i tempi saranno brevi. Per via San Romanello (7000 mq), che è completamente bonificata, si può partire immediatamente, appena troviamo l’interlocutore. È un’area edificabile, una parte minoritaria sarà per l’edilizia libera o convenzionata, la maggior parte in affitto, con 120 appartamenti di circa 60 mq l’uno. Abbiamo più in basso il quartiere popolare di San Romanello la cui riqualificazione inizierà nel 2025”.
La seconda area è Via Demostene (4500 mq),
“vicino alla metropolitana di Gorla, vicino Nord Loreto che ha un mercato con prezzi che stanno impazzendo. Non abbiamo problemi di bonifica, abbiamo anche un edificio già realizzato dall’Università Bicocca, tramite una convenzione con il Comune. Si tratta di un intervento di completamento dell’immobile, che porterà a circa 80-90 appartamenti in affitto, bilocali. Se ci sarà un soggetto idoneo, può terminare in un anno- un anno e mezzo con una procedura semplificata, occorre solo chiedere un titolo di completamento”.
Per Via Sant’Elia, ex Palasharp (18 mila mq),
“siamo a 300 appartamenti circa – ha spiegato Bardelli - è un’area molto interessante. La grande sfida è Porto di Mare, l’area più grande di quelle inserite nel piano casa (144 mila mq). Abbiamo problematiche ambientali su queste due zone, che stiamo verificando. Sarà necessaria quindi una forte regia pubblica, sulle aree verdi anche”.
In una fase successiva saranno coinvolti anche gli scali Atm in disuso o le aree universitarie di Città Studi che si sposteranno in Mind, ha spiegato l’assessore. Questo piano è un modo per
“provare a dimostrare che questo meccanismo che si è sviluppato in questi anni non è irreversibile. Il piano casa non arriva dallo Stato, non so se arriverà più avanti, non arriva dalla Regione e per questo abbiamo provato a elaborare una strategia a livello comunale, che non sostituisce quello che dovrebbe arrivare dalle altre istituzioni” ha concluso Bardelli.
La reazione delle opposizioni
Tra i consiglieri di opposizione intervenuti, Enrico Marcora (FdI) ha affermato:
“Sono rimasto sorpreso delle due aree Palasharp e Porto di Mare. I costi di demolizione del PalaSharp evidentemente se li prenderà in carico l’operatore, avrà costi importanti in quest’area. Inoltre, sul tema Palasharp, così perdiamo la vocazione allo sport di quell’area. Mi sarebbe piaciuto avere una discussione in Consiglio ma ho sentito il silenzio da parte dell’assessore allo Sport. Abbiamo anche il problema della stazione di Lampugnano, l’avrei vista come il terminal B di Lampugnano quella zona. Su Porto di Mare, anni passati quando ero in Regione avevo sollecitato l’allora presidente Formigoni alla realizzazione in quel luogo della Cittadella della Giustizia, non si fece perché ci sono grandi problemi di bonifica. I costi della bonifica sono alti”.
Marcora ha anche criticato
“il processo delle vendite degli appartamenti in affitto da parte dei grandi operatori previdenziali, come Enpam, il Pio Albergo Trivulzio o altre realtà” e la possibilità di coinvolgere nella risposta abitativa le società partecipate. Ha parlato di valore “straordinario” di questo piano casa invece la consigliera del Pd Natascia Tosoni: “Dopo decenni di immobilismo, questa è un’operazione pubblica di grande valore, anche economico. Immobilismo sia del governo che ha tagliato il fondo di sostegno all’affitto e il fondo a sostegno della morosità incolpevole, e l’immobilismo di Regione Lombardia”. Si tratta di “interventi esplorativi” secondo il consigliere Pd Rosario Pantaleo: “L’idea è buona, l’intenzione è ottima, dobbiamo capire se funzionerà insieme ai soggetti che sono disponibili a investire. Ci sono tanti edifici dismessi nella città, tra i 180 e i 200. È un tema delicato, occupa spazi che diventano di difficile gestione anche per la sicurezza”.