Il Consiglio regionale boccia la discussione della mozione per le dimissioni di Vittorio Feltri
Per le opposizioni è stato un chiaro segnale di disinteresse nei confronti del tema
Bocciata in Consiglio regionale 'l'urgenza' sulla mozione presentata dalle opposizioni per chiedere le dimissioni di Vittorio Feltri, consigliere regionale di FdI, dopo le polemiche dei giorni scorsi per le dichiarazioni sui ciclisti.
Bocciata la discussione della mozione per le dimissioni di Feltri
MILANO - Il documento non è stato discusso ma da parte del centrosinistra, come detto dal capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino c'è l'intenzione di "insistere" e il testo potrebbe essere quindi ripresentato in una delle prossime sedute.
“La scelta di negare la discussione sulla mozione è il segno che la maggioranza di centrodestra non ha alcun interesse a prendere le distanze dalle gravi affermazioni di Vittorio Feltri, mostrandosi di fatto connivente con chi istiga alla violenza stradale - commentano anche Michela Palestra a Luca Paladini (Patto Civico) - La mozione voleva rappresentare un segnale di attenzione dei confronti degli oltre 6.000 cittadini che hanno scritto ai capigruppo, manifestando la propria indignazione in nome delle tante, troppe, vittime della strada. Di fatto, non solo si è impedito il voto sulle dimissioni di Feltri, ma anche la possibilità di impegnare la Giunta a maggiori investimenti sulla sicurezza stradale”.
Majorino: "pessima figura della destra"
“Io credo che la destra abbia fatto una pessima figura, perché non si può accettare il fatto che un rappresentante delle istituzioni dica che va bene quando i ciclisti vengono investiti. Si offende in questo modo la memoria di chi non c'è più. Si offende anche il buon senso. Abbiamo bisogno di politiche che generino più sicurezza sulle strade, non di fare le battutine sulla pelle di chi è rimasto ferito o addirittura ha perso la vita. In questi giorni è stato molto pesante il silenzio da parte di Fratelli d'Italia e anche del presidente Fontana. Io credo che non si possa in alcun modo accettare che un rappresentante delle Istituzioni offenda la memoria di chi ha perso la vita” - ha dichiarato Pierfrancesco Majorino.