"Odio gli ebrei": Cecilia Parodi indagata dopo la denuncia di Segre per le sue dichiarazioni su Instagram
Il caso è emerso nei mesi scorsi, quando Parodi ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram in cui affermava, tra le altre cose, di "odiare tutti gli ebrei"
La scrittrice Cecilia Parodi si trova al centro di un'inchiesta condotta dalla Procura di Milano, che l'ha indagata per "istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa" e per "diffamazione aggravata dall'odio razziale". L'inchiesta è stata avviata dal pubblico ministero Leonardo Lesti in seguito a una denuncia presentata dalla senatrice a vita Liliana Segre.
Cecilia Parodi indagata dopo la denuncia di Segre
MILANO - Il caso è emerso nei mesi scorsi, quando Parodi ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram in cui affermava, tra le altre cose, di "odiare tutti gli ebrei". Le sue affermazioni, riprese e commentate sui social, hanno sollevato un'ondata di indignazione e stanno ora attirando l'attenzione delle autorità. La senatrice Segre, sempre attiva nella lotta contro l'antisemitismo, ha deciso di agire legalmente dopo aver ascoltato le dichiarazioni della scrittrice.
Le indagini
Le indagini condotte dalla Procura hanno messo in luce un crescendo di frasi xenofobe nei confronti della comunità ebraica e di Israele. Queste affermazioni hanno spinto la Procura, guidata dal procuratore Marcello Viola, a considerare seriamente le ipotesi di reato formulate.
La bufera già a luglio
Il video incriminato ha catalizzato l'attenzione già a luglio, quando i membri di Fratelli d'Italia nella Commissione contro intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio hanno deciso di affrontare il "caso Parodi" in sede ufficiale. Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d'Italia, ha espresso preoccupazione per l'impatto delle dichiarazioni della scrittrice, sottolineando che Parodi aveva anche partecipato a eventi organizzati da giovani del PD.
La denuncia, redatta dall'avvocato di Segre, ha portato all'apertura di un fascicolo d’indagine. Gli inquirenti ora si trovano di fronte al compito di valutare la competenza territoriale per l'indagine e decidere se inviare gli atti a un'altra sede giudiziaria.