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Confidenziale | Meeting di Rimini 2024, alla scoperta dell’essenziale: facciamo un passo indietro…

A dare il via il Presidente Fondazione Meeting Bernhard Scholz, insieme al responsabile del CLU (Comunione Liberazione Universitari) Don Francesco Ferrari

Confidenziale | Meeting di Rimini 2024, alla scoperta dell’essenziale: facciamo un passo indietro…
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Qualche giorno fa era la vigilia del Meeting 2024, tutto è pronto, il popolo di 500 volontari che da settimane costruisce l’evento più atteso dell’estate passa il testimone ai 3000 volontari che faranno vivere la settimana con eventi, conferenze, testimonianze, musica, teatro e mostre che nell’anno 45° del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli ha come filo conduttore “Se non siamo alla ricerca dell’Essenziale, allora cosa cerchiamo?”. Colpisce da subito la presenza di più di 2000 giovanissimi che insieme ai veterani compongono un popolo all’opera.

Meeting di Rimini 2024, alla scoperta dell’essenziale

A dare il via il Presidente Fondazione Meeting Bernhard Scholz, insieme al responsabile del CLU (Comunione Liberazione Universitari) Don Francesco Ferrari, si introduce con un video che sintetizza con interviste ed immagini i protagonisti della costruzione fisica degli spazi e degli stand. Accoglieranno novità ed esperienze di opere che uniscono realtà di vicinanza umana che arrivano da decine di luoghi del mondo alle grandi imprese italiane ed istituzioni regionali che colgono l’occasione per presentare la loro azione ad un numero di visitatori che come testimoniano le registrazioni sulla App del meeting, va oltre 800mila presenze durante la settimana dal 20 al 25 agosto.

Scholz ringrazia le “3000 libertà che hanno deciso di venire a servire il Meeting”, a "faticare, condividendo il gran caldo ed uno sguardo a quello che succede nella vita… descrivendo questa esperienza alla ricerca non tanto di una unità... ma a cercare quell’Essenziale per cui vale la pena vivere. La fatica di questi giorni, così come la fatica del lavoro quotidiano nelle nostre vite… qualcosa  che non è definito una volta per sempre… In questo periodo di frammentazione della società, con persone che si rifugiano nelle ideologie, nella rassegnazione, nell’indifferenza o nella solitudine del proprio smartphone. Un luogo come il Meeting diventa un esperimento decisivo perché si possa fare esperienza di un fare insieme, un costruire comune, un camminare in compagnia.

Dai giovani alla accoglienza ai parcheggi al controllo ticket digitali di ingresso, ai ristoratori, a chi guida e introduce spiegando le mostre, a chi accompagnerà gli ospiti relatori che arriveranno dall’Estero o dalle alte sfere istituzionale di governo o dai luoghi di guerra, in Terra Santa a Gerusalemme o dell’Ucraina; a quelle testimonianze di una spiritualità sempre necessaria che raccontano di una fede in Dio che guarda a Gesù Cristo e al suo Vangelo con i suoi testimoni di santità o alla tradizione del proprio credo declinato nelle diverse esperienze dell’umanità. La fiera di Rimini ospita questo insieme di interessi e di proposte con la consueta efficienza dei suoi spazi senza trascurare una freschezza degli ambienti che non guasta in questa caldissima estate.

Esiste una strada che riesca ad aprire un orizzonte di speranza e a condividere germogli di speranza in Medio Oriente e in Terra Santa? Da questi interrogativi partirà nel primo giorno la riflessione del patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa, nella giornata inaugurale del Meeting. Come dire ad Alta voce: "Se non siamo alla ricerca dell'essenziale allora cosa cerchiamo"? È solo l'inizio...

Michele Inserrato

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