operazione antimafia

Sequestrati terreni a Buccinasco per mezzo milione di euro a Pasquale Zappia della cosca dei Barbaro e Papalia

Zappia, considerato tra i vertici della 'ndrangheta, a Buccinasco era il titolare della pompa di benzina di via dei Mille

Sequestrati terreni a Buccinasco per mezzo milione di euro a Pasquale Zappia della cosca dei Barbaro e Papalia
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Sul territorio di Buccinasco sono stati sequestrati diversi terreni, per un valore di mezzo milione di euro, appartenenti a Pasquale Zappia, affiliato alla cosca dei Barbaro e Papalia e già condannato nel maxi processo Crimine-Infinito nel 2010.

Sequestrati terreni a Buccinasco a Pasquale Zappia della cosca dei Barbaro e Papalia

BUCCINASCO – I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pavia hanno proceduto all'esecuzione di sequestro, propedeutica alla confisca, di vari terreni a Buccinasco di proprietà di Pasquale Zappia, 84 anni, originario di Platì (Reggio Calabria), residente a Gudo Visconti.

Già condannato nel maxi processo Crimine-Infinito

Affiliato alla cosca dei Barbaro e Papalia, Zappia è stato condannato nel maxi processo Crimine-Infinito e coinvolto nell’operazione Nord-Sud sulla ‘ndrangheta in Lombardia. L'operazione di sequestro dei terreni, per un valore di circa 500mila euro, è stata eseguita su delega della Direzione distrettuale antimafia e le attività di accertamento patrimoniale sono state effettuate dopo l'emissione di una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Milano, proseguite poi con gli accertamenti condotti dai carabinieri di Pavia.

Le indagini

Dalle indagini è emerso che “i beni acquisiti fossero frutto di investimento di proventi tratti dalla commissione di delitti lucro-genetici – con ricavi economici – e come, pertanto, fossero meritevoli di recupero da parte dello Stato attraverso l'applicazione del Codice Antimafia".

Era titolare della pompa di benzina di via dei Mille a Buccinasco

Zappia, considerato tra i vertici della 'ndrangheta arrivata dalle porte di Reggio Calabria a quelle di Milano, ex venditore ambulante, era il titolare della pompa di benzina di via dei Mille a Buccinasco, gestita dal figlio e considerata luogo di ritrovo per organizzare i traffici di droga della ‘ndrangheta (poi il distributore è stato chiuso da un’interdittiva antimafia per “concrete connessioni con la criminalità organizzata”).

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