Bilancio di missione di Sacra Famiglia: numeri record, ma ricavi in negativo

Il commento di Don Marco Bove, presidente di Fondazione Sacra Famiglia Onlus.

Bilancio di missione di Sacra Famiglia: numeri record, ma ricavi in negativo
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Bilancio di missione di Sacra Famiglia: numeri record, ma ricavi in negativo.

Bilancio di missione di Sacra Famiglia: numeri record, ma ricavi in negativo

CESANO BOSCONE – “Il Bilancio di missione 2017 mette in luce il radicamento di Sacra Famiglia nei diversi territori e la specificità dei servizi e della rete che abbiamo saputo creare nelle comunità locali. Crediamo molto a queste sinergie perché da soli non si va lontano, ma insieme si può percorrere una lunga strada e la collaborazione rappresenta uno dei valori ispiratori della nostra Missione. Quest’anno si concluderà il Piano Strategico varato nel 2013, ma stiamo già guardando avanti, pronti a rispondere ai bisogni di domani attraverso attenzione e cura, forti della qualità e dell’alto livello di innovazione che offriamo attraverso i nostri servizi e progetti. I confini della Missione di Sacra Famiglia non sono solo geografici, ma sono soprattutto umani. Ovunque ci sia una persona fragile, ci saremo anche noi, perché ogni persona è un mondo importante, un territorio mai troppo lontano da poter raggiungere e abitare”.

I numeri della Fondazione

Il commento di Don Marco Bove, presidente di Fondazione Sacra Famiglia Onlus, parla di una macchina ben avviata, che realizza progetti importanti con determinazione e ampie prospettive. In effetti i numeri del Bilancio di missione dello scorso anno della Fondazione parlano chiaro: 13mila pazienti assistiti nelle 23 sedi tra Lombardia, Piemonte e Liguria, oltre 3mila seguite con servizi diurni e residenziali e 92mila prestazioni ambulatoriali e domiciliari erogate. Duemila, i posti letto messi a disposizione in strutture residenziali e diurne. Sono 122 i progetti messi in campo, seguendo obiettivi di “lettura dei bisogno e innovazione dei servizi”. Tra questi, spicca il Counseling territoriale per l’autismo che ha coinvolto 406 persone nel 2017 (quasi il doppio rispetto all’anno precedente). Un servizio dedicato soprattutto ai minori (90% degli utenti), con età compresa tra i 2 e i 18 anni. Un progetto che funziona: l’89% di chi segue il percorso ha incrementato le proprie competenze nelle aree cognitive, di autoaccudimento, di comunicazione e socializzazione.

Famiglie soddisfatte

I benefici sono per le persone che devono convivere con l’autismo, ma anche per le famiglie. Un beneficio anche economico: secondo la valutazione dell’impatto sociale – che si misura con il valore Sroi, Social Return on Investment –, nel 2017 per ogni euro “immesso” nel progetto, il servizio ha generato ritorni sociali di oltre 3 euro. Disabili, anziani, persone che devono sottoporsi a riabilitazione e percorsi di psichiatria: Sacra Famiglia ha seguito tutte le fragilità con competenze e collaborazioni. Fondamentale il lavoro di oltre 2mila medici, operatori socio assistenziali, terapisti, infermieri, educatori, assistenti sociali, psicologi e di 1.250 volontari. Le attività di Sacra Famiglia sono anche in campo accoglienza: oggi Fondazione accoglie 198 persone, di cui 157 sono rifugiati e richiedenti asilo; a Varese è presente una comunità educativa per minori, che ospita 10 bambini e ragazzi inviati dai Servizi Tutela Minori territoriali; il servizio di housing sociale accoglie persone e famiglie in difficoltà e che vivono transitori periodi di disagio.

Il conto economico

Numeri record, ma l’attività chiude in negativo: il 2017 ha registrato ricavi totali per 90,3 milioni, in aumento rispetto agli 80,4 milioni del 2013. Nel corso del periodo 2013-17 l’attività è continuamente cresciuta, fino a raggiungere il +11,2 milioni di euro (+ 15%) di ricavi da prestazioni: uno sviluppo determinato dall’avvio dei progetti e servizi aggiuntivi che nel 2017 hanno rappresentato oltre 10 milioni (pari all’11,9% dei ricavi). Parallelamente sono aumentanti i costi: 93,1 milioni di euro che determinano il risultato negativo della gestione (-2,79 milioni). Nel dettaglio, i costi di produzione sono saliti del 9% (+7,7 milioni) nel periodo 2013-17: una crescita - funzionale allo sviluppo di numerosi nuovi servizi - che si spiega in gran parte con l’incremento del costo del personale (+6 milioni) a seguito dell’avvio della gestione di nuove attività.

FG

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