Milano, protesta in Consiglio comunale per "l'insostenibilità delle opere" delle Olimpiadi
"Faremo un'interrogazione per capire esattamente come sono andate le cose", ha detto Cucchiara
Protesta in Consiglio comunale per "l'insostenibilità delle opere" delle Olimpiadi
MILANO - Come riporta Prima Milano, la consigliere dei Verdi è intervenuta sui fatti avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì della settimana scorsa quando
"davanti al palazzo della Regione Lombardia otto attiviste di Extinction Rebellion sono state fermate e sanzionate con una multa di 2400 euro, per affissione abusiva ma per striscioni mai esposti".
Questi riportavano le scritte 'Olimpiadi senza neve? Una cagata pazzesca' e 'Aeroporto di Cortina? Una cagata pazzesca', in riferimento alla scarsa sostenibilità ambientale dell'evento sportivo.
"Non è la prima volta che c'è una reazione eccessivamente dura contro chi manifesta dissenso per crisi climatica - ha continuato Cucchiara -. Perché gli agricoltori possono portare trattori davanti al palazzo della Regione e le mucche in piazza Duomo mentre gli attivisti climatici non possono neanche esporre uno striscione?".
"Raccapricciante essere targati come ecoterroristi"
"Faremo un'interrogazione per capire esattamente come sono andate le cose", ha concluso Cucchiara, che a margine ha poi aggiunto: "È raccapricciante che vengano targati come ecoterroristi. Portano avanti una battaglia sacrosanta che merita ascolto. Protestano per una questione che interessa tutti e tutte noi, non per loro". Per pagare la multa "si può organizzare un crowdfunding. Vogliamo essere solidali perché crediamo sia un'azione ingiusta".
Entrando nel merito delle attività per la realizzazione delle Olimpiadi, la consigliera dei Verdi ha poi spiegato che
"è assurdo che vogliano tirare giù un bosco per fare una pista da bob nuova a Cortina. Sono azioni prive di ogni logica e lungimiranza considerando il tempo che stiamo vivendo".
Bisogno di un cambiamento radicale
Uno dei rappresentanti di Extension Rebellion era Pietro Laporta, ventenne studente di Storia alla Statale:
"Extinction Rebellion chiede solo più partecipazione democratica dei cittadini alle scelte che vengono fatte e che poi vanno a influire sul clima: più assemblee cittadine, più scelta, più democrazia. Imbrattare monumenti, come fermare il traffico, siamo coscienti che non portino alla risoluzione della crisi climatica, ma siamo altrettanto coscienti che gli scorsi 40 anni di conversazioni leggere, tante parole, consigli comunali non ha portato ad avere un cambiamento radicale, che è quello che ci serve adesso. Non diciamo di chiudere tutto e andare a casa, ma senza un cambiamento radicale entro il 2050 non ci saremo più".
"Regione e Comune possono fare di più"
A margine dei lavori dell'Aula, parlando invece di contrasto all'inquinamento, Cucchiara ha aggiunto:
"Il fatto è che il Comune di Milano potrebbe fare di più, ma dipende anche dalle norme della Regione. Dovrebbe partire dalla Regione l'ulteriore limitazione del traffico, considerando anche che le misure strutturali a Milano sono più rigide di quelle della Regione. La Regione dovrebbe fare di più".