Progetto Siblings: seconda edizione di Fondazione Sacra Famiglia: un aiuto a fratelli e sorelle di bambini e ragazzi disabili

Ripartirà il prossimo gennaio 2024 il progetto di Fondazione Sacra Famiglia dove fratelli e sorelle di bambini e ragazzi disabili si incontrano per riuscire a superare insieme alcune criticità dal punto di vista psicologico ed emotivo e trovare il sostegno necessario a vivere meglio la loro condizione.

Al via a gennaio la seconda edizione del Progetto Siblings

CESANO BOSCONE - “È stato importantissimo il confronto che ho avuto con un altro ragazzo, mio coetaneo. Per la prima volta, potevo effettivamente essere capita. Per la prima volta, mi trovavo a rapportarmi con un ragazzo che aveva la mia età, che non era quindi un adulto con gli studi alle spalle, ma che semplicemente, come me, aveva alle spalle soltanto le esperienze vissute con il proprio fratello”.

Un progetto a sostegno dei siblings e delle loro famiglie

Parla Désirée, 20 anni, sorella di un bambino disabile di 10 anni. È una dei siblings, i fratelli o sorelle di bambini e ragazzi con disabilità o autismo. Fondazione Sacra Famiglia, dopo il successo della scorsa edizione e rispondendo alle richieste delle famiglie, ha deciso di rinnovare il progetto a sostegno dei siblings e delle loro famiglie. Attraverso un team di esperti, il progetto punta a coinvolgere questi ragazzi e ragazze ad affrontare dal punto di vista psicologico ed emotivo il loro percorso.

Ripartirà dal prossimo gennaio

Il Progetto Siblings di Sacra Famiglia è nato lo scorso marzo e sarà riproposto a partire da gennaio 2024. Rivolto a bambini, adolescenti e giovani, prevede una serie di incontri, divisi per età, guidati da un team di psicologhe specializzate nella sede della Fondazione a Cesano Boscone. L’iniziativa nel 2023 aveva già convolto 12 ragazzi e adulti ed era stata organizzata per andare incontro alle numerose richieste di sostegno delle famiglie con figli disabili.

I fratelli e le sorelle dei bimbi disabili si incontrano

Il Progetto Siblings prende spunto dal fatto che la disabilità di un figlio e la particolare attenzione che i genitori naturalmente gli riservano hanno un impatto emotivo sui suoi fratelli e sorelle, aspetto già evidenziato dalla letteratura scientifica ma spesso non adeguatamente considerato nei percorsi di assistenza alle famiglie. Da qui l’idea di far incontrare e coinvolgere i siblings per farli esprimere, sciogliere alcuni nodi critici e rafforzare alcune abilità sociali utili nel processo di sviluppo. I siblings sono riuniti in gruppo a seconda della loro età (bambini, adolescenti e giovani) e, insieme al team di psicologhe di Sacra Famiglia, sono coinvolti in attività che vanno da giochi, momenti ricreativi, condivisione di emozioni e racconti.

La direttrice dei Servizi Innovativi per l'autismo di Fondazione Sacra Famiglia

Monica Conti, direttrice dei Servizi Innovativi per l'autismo di Fondazione Sacra Famiglia sottolinea: “Dare voce, ascoltare e seguire i siblings sul piano emotivo e psicologico è fondamentale per prevenire i disagi che possono scaturire dall’impatto della disabilità sulla famiglia e manifestarsi per esempio con difficoltà nel contesto relazionale e a scuola. L’incontro con altri ragazzi che vivono la stessa situazione e la narrazione che ne deriva aiuta i siblings a esprimere emozioni come paura, senso di solitudine, rabbia e imbarazzo e a trovare nella famiglia stessa e nella comunità di amici e conoscenti le ‘alleanze’ e il sostegno necessari a vivere meglio la loro condizione”.

Ed ecco alcuni dati: nella sola area della Città metropolitana le persone con autismo sono 9.700, di cui oltre 800 bambini con età compresa tra 0 e 4 anni e oltre 5.700 i ragazzi tra i 5 e i 19 anni. Nel 2022 le nuove diagnosi sono state 480 (fonte: ATS Milano).