Giulia Tramontano, la conferma della Procura: avvelenata da diversi mesi dal compagno
La 29enne sarebbe morta dissanguata al termine delle quasi 40 coltellate inferte
La relazione tecnica del medico legale è stata presentata alla Procura, confermando le preoccupazioni degli investigatori sul caso di Giulia Tramontano, la donna di 29 anni residente a Senago, la quale, secondo le analisi, lei e il bimbo che portava in grembo assumevano da tempo veleno per topi.
Tracce di bromadiolone in Giulia e in Thiago
SENAGO - Come riporta Prima Milano Ovest, questo è ciò che è contenuto nelle carte depositate alla Procura di Milano ieri, 30 agosto 2023.
Nelle analisi sono state riscontrate tracce di sostanze tossiche sia in Giulia che in Thiago compatibili con il veleno per topi (il bromadiolone) che era stato trovato nella casa del delitto, a Senago, dagli inquirenti nel primo sopralluogo. Tali risultanze emergerebbero sia nel "sangue che nei capelli" della madre sia nei "tessuti e capelli fetali".
Avvelenata da mesi
La quantità della sostanza tossica nelle analisi di Giulia Tramontano e del feto sarebbe stata tale da definire addirittura con un "incremento", si legge nella perizia, della somministrazione "nell'ultimo mese e mezzo".
Giulia morta dissanguata
La più atroce delle scoperte, poi. A quanto dicono i periti, infatti, nessun colpo inferto da Alessandro Impagnatiello sarebbe risultato fatale per Giulia Tramontano. La prima, alle spalle, è stata data nella zona del collo e dell'arteria succlavia. Questo potrebbe spiegare il perché il corpo di Giulia non presentasse alcun segno di difesa.