Il rapper Paky insulta i carabinieri e incita il pubblico a fare lo stesso: denunciato
Il cantante aveva sollevato indignazione anche con il saluto ai “fratelli in galera” e con il video girato a Rozzano
Finisce ancora una volta nel vortice delle polemiche il rapper di Rozzano Paky, 24 anni, denunciato per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate.
Il rapper Paky insulta i carabinieri e incita il pubblico a fare lo stesso
ROZZANO – Il rapper era impegnato in un concerto a Latina, all’Explosive Festival, e davanti a un folto pubblico, prima di iniziare uno dei suoi brani, ha incitato i presenti a cantare un coro contro i carabinieri. “Chi non salta è un c... di carabiniere pezzo di m...”, ha urlato ai suoi fan (video da TikTok).
Ma i militari presenti per garantire la sicurezza dello svolgimento del festival, si apprende da alcuni siti, hanno stilato una relazione che si è poi trasformata in denuncia contro il cantante.
Chi è Paky
Cresciuto a Secondigliano, Vincenzo Mattera in arte Paky, si è trasferito con la famiglia a Rozzano quando era ancora un bambino. Ha pubblicato diversi album ottenendo successo e seguito e ha centinaia di migliaia di visualizzazioni per i suoi video.
Paky, in altri concerti, aveva già espresso parole contro le forze dell’ordine e contro “figli degli sbirri” ed è stato criticato per i testi sessisti, omofobi e di incitamento alla violenza. Virale, si ricorda, la reazione sconcertata dell’addetto alla vigilanza in un concerto a Milano proprio all’ascolto di alcune parole durante le canzoni del rapper.
Il cantante aveva sollevato indignazione anche con il saluto ai “fratelli in galera” e con il video girato a Rozzano (che lo ha lanciato al successo che ha poi ottenuto) dove si vedevano anche motorini che giravano pericolosamente in città.