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Bertolaso: "Disponibilità a riaprire il sito real time di Areu"

Il servizio "real time" di Areu, l'Agenzia regionale emergenza urgenza, riaprirà. Lo ha confermato l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, dopo giorni di proteste

Bertolaso: "Disponibilità a riaprire il sito real time di Areu"
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Il servizio "real time" di Areu, l'Agenzia regionale emergenza urgenza, riaprirà. Dopo le vivaci proteste di tutta la categoria dei giornalisti dei giorni scorsi, l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso ha confermato che la sala stampa web del 118 tornerà online. Il sito web, fondamentale per tutte le redazioni di cronaca della Regione, era stato "spento" improvvisamente venerdì, per ragioni ancora poco chiare.

La protesta dei giornalisti

Una decisione che aveva spiazzato un intero comparto, che già tra venerdì e sabato aveva mobilitato le associazioni di categoria.

"Il sistema 'real time' Areu funziona, non viola regole e non impatta negativamente con nessuna attività di primo soccorso che si svolge sul territorio - avevano spiegato in una nota congiunta l’Associazione Lombarda Giornalisti, il Gruppo Cronisti Lombardi, l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e Nazionale e i Comitati di redazione di diverse testate lombarde - Il diritto d’informazione ai cittadini garantito dall’attività dei cronisti non può essere limitato né può essere costretto a tornare, dopo 13 anni di sistema 'real time' Areu, a un passato superato. Le nuove tecnologie vedono l’informazione esprimersi sempre più “in diretta” e con nuovi metodologie di diffusione: è inaccettabile che la Regione, invece, scelga di tornare indietro. L'oscuramento ai giornalisti di Areu rappresenta un'ulteriore limitazione alla libera informazione che fa il paio con l’infelice normativa sulla presunzione d’innocenza, conosciuta come Legge Cartabia, che sta limitando gravemente la diffusione di notizie di carattere giudiziario".

Il sito riaprirà

Lunedì si è tenuto un incontro in Regione, che si è concluso senza troppe spiegazioni ma con una sorta di impegno da parte di Bertolaso.

“Ho comunicato al vice presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Angelo Luigi Baguini, a quello regionale lombardo, Riccardo Sorrentino, al presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini, al presidente e vice presidente del Gruppo Cronisti Lombardi, Fabrizio Cassinelli e Giuseppe Spatola, le motivazioni che mi hanno spinto a interrompere momentaneamente il servizio ‘real time’ offerto dall’Agenzia regionale delle Emergenze Urgenze (Areu) ai media lombardi per accedere alle informazioni dei soccorsi effettuati sul territorio regionale” spiega in una nota l’assessore.

Bertolaso: "Nessuna intenzione di impedire il diritto di cronaca"

“Una decisione – prosegue Bertolaso - maturata dall’esigenza di rimodulare il servizio alla luce dei mutamenti che anche l’informazione ha subito dal 2012, anno in cui è stato attivato. Ho spiegato fin da subito che non c’è mai stata l’intenzione di impedire il diritto di cronaca, pur ricordando che la missione di Areu è quella di prestare soccorso ai cittadini, non altro e che il servizio finora offerto dalla Lombardia rappresenta un unicum nel panorama nazionale. Nessuna Regione è dotata di un simile strumento. Purtroppo con l’avvento dei siti di informazione online, nei quali troppo spesso lavorano giornalisti senza il dovuto riconoscimento contrattuale previsto dalla categoria, oggi abbiamo rilevato che i tempi per elaborare le notizie si sono ridotti drasticamente compromettendo, in taluni casi, di accertare la realtà dei fatti e la completezza dell’informazione”.

Due settimane per un servizio più coerente

“Alla luce di questo, ben cosciente che lo strumento realizzato da Areu è - aggiunge l’assessore - di grande rilevanza per tutti i media della Lombardia, ho semplicemente chiesto ai miei interlocutori di attendere due settimane per poter mettere a loro disposizione un servizio più coerente con tutto il sistema dell’emergenza, dal soccorso sul posto fino alla presa in carico nei Pronto Soccorso, proprio per fornire una comunicazione più attendibile ed esaustiva”. In campo anche la possibilità di "estendere il servizio offerto da Areu in tutto il territorio nazionale”.

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