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Il piccolo Enea abbandonato dalla madre al Mangiagalli di Milano: Ezio Greggio risponde alla polemica sul suo appello

Il conduttore è tornato sui social per spiegare ai più il significato del suo messaggio dopo la polemica che ha infiammato i social

Il piccolo Enea abbandonato dalla madre al Mangiagalli di Milano: Ezio Greggio risponde alla polemica sul suo appello
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Non è stato compreso al meglio il messaggio pubblicato sui social da Ezio Greggio e rivolto alla madre di Enea, il piccolo abbandonato sulla porta della clinica Mangiagalli di Milano la mattina di Pasqua, accompagnato solo da una lettera.

Il piccolo Enea abbandonato dalla madre al Mangiagalli di Milano

MILANO - Come riporta Prima Milano, lunedì scorso Ezio Greggio ha pubblicato sui suoi profili social un appello alla mamma del piccolo Enea, il bambino che è stato abbandonato alla clinica Mangiagalli la mattina di Pasqua.

La pregava di tornare e le offriva il suo aiuto:

"Mamma di Enea, torna sui tuoi passi domani, stasera, stanotte torna all'ospedale Mangiagalli, prendi il tuo bambino che è bellissimo e si merita di avere una mamma vera e non una mamma che poi dovrà occuparsene ma non è la mamma vera".

La risposta alla polemica sui social

Non è la mamma vera. Una frase, questa, che non è piaciuta al pubblico. Ha offeso madri e padri adottivi, li ha sminuiti, dicono gli utenti. Così oggi 11 aprile Greggio è tornato sui social per fare chiarezza:

"Rispondo con questo messaggio per rispondere a tutti. Col professor Mosca abbiamo deciso di lanciare entrambi degli appelli per un solo motivo: la mamma di Enea ha lasciato nella "culla per la vita" della Mangiagalli non solo il bimbo ma anche una lettera struggente e piena d'amore, in cui una mamma in difficoltà abbandona il suo bambino tanto amato, sperando che la sua vita sia meglio di quella che le può offrire lei.

L'appello non era volto a far ripensare alla scelta di una madre che non voleva il proprio figlio, ma a una madre che probabilmente con l'aiuto di qualcuno che la aiutasse a superare le difficoltà economiche, o personali o familiari, non sentendosi più sola, potrebbe ripensare alla sua scelta e tenere il proprio bambino".

Solo voglia di incoraggiare una madre spaventata

Non ci sarebbe nessuna polemica dietro, nessuna voglia di sminuire i genitori adottivi che invece si prendono cura ogni giorno di tanti bambini che diversamente sarebbero abbandonati ad un triste destino, donandogli amore a volte anche meglio di quanto possano fare i genitori biologici.

Il conduttore ha conclude poi il suo messaggio rinnovando l'appello per la mamma di Enea, con la speranza di farla sentire meno sola e con più coraggio. Poi saluta coloro che "non avevano capito il senso" del suo messaggio.

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