Rifiuti illeciti, tra gli indagati anche una società al confine con Trezzano
Le indagini hanno portato al sequestro preventivo di circa 8 milioni di euro e di un tratto della nuova tangenziale
Inchiesta e arresti su rifiuti illeciti, tra gli indagati c'è anche una società al confine con Trezzano.
Rifiuti illeciti, tra gli indagati anche una società di Trezzano
TREZZANO SUL NAVIGLIO – C'è anche una società al confine con Trezzano, tra gli indagati dell'inchiesta della Dda di Milano sul traffico illecito di rifiuti che ha coinvolto anche la Novara Scarl, in provincia di Torino.
Il sequestro del tratto di tangenziale
Le indagini hanno portato al sequestro preventivo di circa 8 milioni di euro e di un tratto della nuova tangenziale. Gli indagati avrebbero conferito nel cantiere di Anas, che è parte lesa, materiale edile con marcatura falsa Ce, procurandosi un ingiusto profitto milionario.
Dalle indagini emerge anche il rapporto degli indagati con P. P. P., già finito nelle carte delle inchieste per mafia e coinvolto negli affari illeciti sempre legati allo smaltimento dei rifiuti. M. L., della I. C., era in accordi con P. per lo smaltimento illecito dei rifiuti.
Le indagini del Nucleo forestale
L'indagine sul luogo al confine con Trezzano è partita da accertamenti dei carabinieri forestali che hanno rilevato come nel sito ci fosse una sovrabbondanza non autorizzata di rifiuti. “Bisogna mettere le macchine che lavorano giorno e notte, ci vuole la torre faro, dobbiamo svuotare Trezzano – come chiamava il sito, proprio perché al confine, ndr –, altrimenti ce la chiudono”. Una “condotta spregiudicata”, come sottolineano gli inquirenti.