Buccinasco dice no all'Area B: oltre 100 persone alla manifestazione del sindaco Rino Pruiti
“Se vogliamo davvero definirci una Città metropolitana – sottolineano politici e residenti – non possiamo essere considerati cittadini di serie B, mal collegati con il capoluogo e ora anche costretti al dazio dell’Area B".
Sono più di un centinaio le persone che hanno partecipato alla manifestazione indetta nel pomeriggio di sabato 5 novembre dal sindaco di Buccinasco Rino Pruiti per chiedere “la revisione dell’Area B, il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici e la fermata della M4 sul nostro territorio”.
Buccinasco dice no all'Area B scendendo in piazza
BUCCINASCO – Oltre cento persone hanno preso parte alla manifestazione indetta sabato pomeriggio dal sindaco di Buccinasco Rino Pruiti per chiedere “la revisione dell’Area B, il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici e la fermata della M4 sul nostro territorio”, ha chiarito il primo cittadino, sostenuto dalle liste civiche Noi di Buccinasco e Lacchiarella Bene Comune (presente anche il sindaco Antonella Violi), Riformisti, Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
L'intervento di Mercuri malgrado mancata adesione del Pd
Assente dalla lista dei partiti il simbolo del Pd, ma durante l’iniziativa ha preso la parola il presidente del consiglio comunale Simone Mercuri (quota Pd) sottolineando la vicinanza ai manifestanti e la condivisione degli stessi obiettivi.
La fermata della M4 sul nostro territorio
Si parla anzitutto della fermata della metro che, almeno dai progetti, non arriverà nel breve periodo a Buccinasco, nonostante “ci sia il deposito qui, ci siano i binari, la struttura, i piani di fattibilità”, ha sottolineato Elisabetta Strada del Movimento Lombardi Civici Europeisti. L'incremento dei mezzi pubblici è una richiesta condivisa tra rappresentanti delle istituzioni e cittadini: troppo pochi i collegamenti con l’hinterland.
Al centro dell'attenzione la questione Area B
“Se vogliamo davvero definirci una Città metropolitana – sottolineano politici e residenti – non possiamo essere considerati cittadini di serie B, mal collegati con il capoluogo e ora anche costretti al dazio dell’Area B. Come si può pensare di diminuire il traffico e lo smog se noi siamo costretti a prendere l’auto perché i mezzi pubblici sono inadeguati?”.
E qui si parla anche di Area B, con la richiesta da parte dei manifestanti di “rivedere i divieti, l’uso del sistema Move-in, le limitazioni che penalizzano solo chi non può permettersi di cambiare l’auto, soprattutto ora che viviamo questa grossa crisi economica e l’aumento dei costi. Non si possono prendere decisioni come queste senza coinvolgere l’hinterland”.
La pensa così anche Antonio Bonardo dei Riformisti che auspica una “maggiore considerazione nell’interconnessione dei comuni con Milano”. Un concetto evidenziato anche da Aldo Scialino (Forza Italia) che pensa soprattutto “ai tanti anziani e a chi non può spendere soldi per cambiare auto, soprattutto dopo averla comprata di recente. L'Area B va sospesa subito”.