La M4 è pronta ad aprire le prime fermate, ma per le stazioni nei nostri comuni siamo ancora fermi al palo
Quali fermate apriranno a breve e quali al momento non vedranno mai la luce (quelle nei nostri Comuni).
La linea M4 della metropolitana di Milano è ormai pronta ad aprire le prime fermate, come ha annunciato il sindaco Sala, ma per le "nostre" stazioni non c'è alcuna novità: problemi economici o nessuna volontà politica?
La M4 pronta ad aprire le prime fermate
BUCCINASCO - L'annuncio è arrivato direttamente dal Primo Cittadino di Milano, Beppe Sala: “Tra qualche settimana aprirà la prima tratta della M4. È tutto pronto, c’è il permesso dal Ministero però ci sono i tempi necessari di esercizio. Abbiamo avuto finalmente l'ok dell'istituto che governa i permessi per la messa in funzionamento dell'infrastruttura”.
Data di apertura ancora da definire
Il sindaco meneghino lo ha annunciato margine dell’incontro 'Milano cresce, Milano aiuta' che si è tenuto presso il Teatro Lirico. “Adesso sono in partenza da martedì per Buenos Aires per il C40, al mio ritorno decidiamo quando partiamo e poi soprattutto quando apriamo fino a San Babila che è la cosa che ho dato in carico ai miei uffici. Io abito a piazza Risorgimento vedo che i lavori stanno andando avanti”, ha concluso il sindaco.
Quali fermate apriranno a breve
La prima tratta comprende sei stazioni della metropolitana Blu lungo il percorso che va dalla stazione Dateo sino al capolinea dell'aeroporto di Linate.
La metro arriva fino a Buccinasco, ma non ci sarà una fermata
Questa situazione ha veramente i tratti della commedia dell'assurdo. A fronte, infatti, di studi di fattibilità già realizzati, da pareri pienamente favorevoli confermati da diversi studi, che indicherebbero nel prolungamento della metropolitana verso i nostri comuni - Buccinasco, Corsico e Trezzano - un forte alleggerimento del traffico veicolare da e per Milano, la politica meneghina sembra avere i tappi alle orecchie.
Mentre per i Comuni di Corsico e Trezzano ci sarebbe da sviluppare un tracciato ex novo, con studi di fattibilità e tempi di certo non brevi, il punto più controverso riguarda la fermata di Buccinasco. La nuova linea 4 delle metropolitana, infatti, ha sì capolinea a San Cristoforo; ma, ed è un "ma" grosso come una casa, indovinate dove arrivano i binari per il deposito dei treni? Sì, la risposta è corretta: a Buccinasco.
Cosa/quanto ci vuole a modificare leggermente il progetto di costruzione e destinare due banchine al capolinea fino a Buccinasco?
Visto che già è stato espropriato terreno del Parco Agricolo Sud Milano per costruire tale deposito, cosa/quanto ci vuole a prevedere un parcheggio per l'utenza del Sud Milano?
Il sindaco Pruiti all'attacco
Gia poco più di un mese fa, il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, aveva lanciato dure accuse dalle pagine del suo blog, con un titolo che non lasciava adito ad alcun dubbio: 'Prolungamento Metropolitana 4 a Buccinasco? Milano, la Regione Lombardia e la Città metropolitana non lo vogliono'.
Si legge, nel suo articolo: "Sono stati fatti studi di fattibilità da MM SpA che dicono che il prolungamento servirebbe, sarebbe utile, è consigliato! Lo stesso Politecnico di Milano dice che il prolungamento a Buccinasco dovrebbe essere la priorità rispetto a qualsiasi altro prolungamento metropolitano.
Sono stati fatti incontri, spesi dei soldi pubblici, adeguati i piani regolatori e i documenti di programmazione che la legge prevede, persino la Regione Lombardia è favorevole – a parole – al prolungamento ma poi… poi nulla! Solo chiacchiere".
La questione Area B e la miopia politica
Beh, in questo caso non possiamo dar torto al sindaco di Buccinasco. Effettivamente è molto meglio entrare nella tanto criticata Area B e parcheggiare in zona San Cristoforo per poi prendere solo a quel punto la metro... Davvero un'idea geniale quella di far prendere l'auto per fare 3-4 chilometri, quando basterebbe una bicicletta per arrivare dietro all'Esselunga di Buccinasco e lasciare l'auto in box.
In tempi di inflazione impazzita, carburanti alle stelle, inquinamento imperante e disposizioni quanto mai discutibili per arginarlo (leggere alla voce Area B), davvero una soluzione geniale quella di non modificare leggermente il progetto e non consentire alla metro di sbarcare a Buccinasco (dove già i treni andranno "a nanna" ogni notte).
No alla fermata di Buccinasco: i casi sono due
Le ragioni possono essere due, ed entrambe non sono molto edificanti: problemi economici o di volontà politica. I problemi economici mi sembrano decisamente superabili. I binari arrivano già a Buccinasco, non c'è da scavare tunnel o quant'altro. Ci sarebbe solo da realizzare due banchine aperte al pubblico e creare le infrastrutture necessarie (realizzare la fermata e un parcheggio, fondamentalmente, e relative modifiche alla viabilità).
La seconda ipotesi è ancora peggiore: non c'è volontà politica? Ognuno deve pensare al proprio "orticello" e quindi Milano se ne frega di chi arriva dall'hinterland e si ricorda di noi solo per far pagare "una tassa" per entrare con l'auto a Milano se si accede all'area B? (eh sì, perchè, in pieno stile italico... Fatta la legge trovato il raggiro: basta pagare e all'area B si può accedere, in barba ai problemi di inquinamento).
Insomma, sono stati stanziati anche fondi extra, tramite il Pnrr, per la mobilità nel capoluogo milanese, ma la sensazione è proprio che non ci sia la volontà di guardare un passo oltre rispetto al proprio naso, strettamente milanese.
Andrea Demarchi