Operazione della Guardia di Finanza

Finte prescrizioni di medici per trattamenti dentistici: tre arresti per corruzione

La GdF ha scoperto il sistema di corruttela messo in piedi da un’azienda leader nel settore dell’odontotecnica con la compiacenza di alcuni medici.

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Nell'operazione della Guardia di Finanza tre persone sono state arrestate nell’ambito della produzione e distribuzione di manufatti odontoprotesici.

False prescrizioni di medici per trattamenti dentistici

MILANO – Sono finite agli arresti domiciliari tre persone indagate per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.

Il video dell'operazione della GDF

Le operazioni si inseriscono in una più ampia indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, investigazioni che vedono coinvolti complessivamente 11 indagati per un ipotizzato sistema di corruttela nell’ambito della produzione e distribuzione di manufatti odontoprotesici, perpetrato da un’azienda leader nel settore dell’odontotecnica, con la compiacenza di medici operanti presso molteplici aziende ospedaliere pubbliche lombarde.

Protesi non necessarie (a prezzi super costosi) per pazienti inconsapevoli

La società, tramite il suo legale rappresentante pro-tempore e fidati collaboratori, avrebbe intrattenuto accordi corruttivi con odontoiatri in servizio in ambulatori pubblici i quali avrebbero prescritto protesi, accessori e manufatti ortodontici anche in eccesso o non necessari, maggiorando così i correlati prezzi poi direttamente pagati dall’inconsapevole paziente.

Come operava il sistema

Il sistema illecito consisterebbe nel rilascio di una prescrizione medica per manufatti non necessari, non effettivamente impiantati o dai costi indebitamente raddoppiati. Mentre nell’ambito “protesi”, verrebbero rilasciate prescrizioni mediche e preventivi di spesa dove si indicano voci accessorie, non corrispondenti ai trattamenti effettuati, al solo fine di aumentare il valore finale della prestazione per la successiva fatturazione e pagamento da parte dell’ignaro paziente. In cambio, i medici compiacenti avrebbero ottenuto dalla società fornitrice delle protesi un compenso calcolato in percentuale sul fatturato procurato all’azienda mediante le prescrizioni mediche effettuate.

Il medico corrotto

Nel corso delle attività investigative, sono poi emersi nuovi fatti coinvolgenti un medico già operante presso una struttura privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale che avrebbe ottenuto circa 26mila euro in contanti in più tranche dal rappresentante legale protempore dell’impresa, per il tramite di un suo dipendente. All’odontoiatra sarebbe stata riconosciuta una percentuale pari al 10% sul fatturato annuo realizzato dalla società investigata, grazie alle prescrizioni mediche rilasciate presso la Clinica in cui operava il medico tratto in arresto. Sono in corso perquisizioni nelle provincie di Brescia e Milano.

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