"Aiuto, mi hanno rapinato e picchiato", ma è tutto inventato: denunciato a Rozzano
La versione dei fatti raccontata dall'uomo non ha convinto gli agenti della polizia locale che hanno subito avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.
L'uomo, che appariva visibilmente ferito alla testa, sosteneva di essere stato vittima di un'aggressione ma in un attimo è passato da denunciante a indagato.
Diceva di essere stato picchiato e derubato dell'auto
ROZZANO - Da denunciante a indagato. Ieri sera un uomo italiano di 40 anni, C.M. le iniziali, ha chiamato il numero della centrale operativa della polizia locale sostenendo che nei suoi confronti si era consumata un’aggressione da parte di ignoti che lo avrebbero picchiato violentemente per poi rubargli la sua auto.
L'uomo era visibilmente ferito alla testa
Immediatamente allertata, una pattuglia è intervenuta insieme al personale del 118 sul luogo in cui il denunciante aveva individuato come posto del reato. All’uomo che appariva visibilmente ferito alla testa è stato prestato il necessario soccorso e poi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Humanitas.
Si trattava invece di un incidente causato da lui
La versione dei fatti però non ha convinto gli agenti della polizia locale che hanno subito avviato le indagini per ricostruire l’accaduto rinvenendo poco dopo il veicolo, una Ford KA, distrutto contro il muro di un’azienda in via Marconi nella zona industriale della città.
Da denunciante a indagato in un attimo
Dagli accertamenti eseguiti anche grazie all'ausilio delle telecamere di videosorveglianza, è emerso che diversamente da quanto denunciato, l’individuo aveva simulato il reato. In realtà l’uomo era rimasto ferito nell’incidente con la sua auto non essendosi verificata alcuna aggressione né rapina. Il 40enne, risultato pregiudicato e alla guida senza patente, è finito così nei guai. Deve ora rispondere dell'accusa di simulazione di reato.