Una nuova biblioteca per Corsico annunciata lo scorso agosto: alcune domande al sindaco Ventura
Che fine ha fatto il progetto di riqualificazione dell'ex area Pozzi annunciato un anno fa e dove doveva sorgere la biblioteca? Ecco tutte le risposte.
CORSICO - L’annuncio è arrivato un periodo dell’anno dove di solito i comunicati stampa da parte delle Amministrazioni locali sono ridotti “all’ordinaria amministrazione estiva”: eventi per chi resta in città, info su negozi aperti, etc.
Invece lo scorso 11 agosto, mentre affrontavo la bellezza della Monument Valley, ho ricevuto un comunicato e ho subito pensato: “Caspita, una cosa così grossa annunciata in un periodo di deserto sociale?” Sia chiaro, nessuna polemica: sono il primo che scalpita nel voler annunciare una cosa bella quando si concretizza. Ho letto il comunicato, plaudo a questo nuovo capitolo che si aprirà per la cultura nella mia città.
Al rientro dalle ferie, però, avevo necessità di vederci chiaro sulla vicenda e, a Sagra ormai quasi conclusa, riesco a portare anche a voi lettori quelle che erano alcune mie domande che ho rivolto al sindaco sull’operazione. Prima tra tutte l’incongruenza rispetto al comunicato del luglio 2021, dove era stata annunciata la riqualificazione della Pozzi, dove sarebbe dovuta sorgere la nuova biblioteca. Due biblioteche nel giro di 200 metri mi sembra eccessivo oltre che inutile... Ma facciamo un passo indietro.
Questo l’annuncio del Comune di Corsico lo scorso agosto:
Nel sottoponte Galetti nascerà la nuova biblioteca di Corsico
“Ideata degli anni Novanta per diventare una sede di rappresentanza istituzionale, dopo una breve parentesi in cui è stata utilizzata come pub, la struttura tra le vie Milano, Concordia e Turati diventerà la nuova biblioteca di Corsico. Un polo culturale prestigioso all’ingresso della città per chi proviene da Milano percorrendo via Ludovico il Moro".
Il sottoponte Galetti diventa biblioteca
“Il sottoponte Galetti - evidenzia il sindaco Stefano Martino Ventura - ospiterà la nuova biblioteca che sarà pronta per la prossima estate. Ci saranno sale studio e lettura, uno spazio caffetteria e l’apertura sarà finalmente anche serale. Sarà un bellissimo spazio di studio e aggregazione da vivere tutti i giorni. Diventerà un punto di riferimento per tutta la città”.
Nei giorni scorsi, il sindaco insieme all’assessore ai lavori pubblici Maurizio Magnoni e agli architetti dell’ufficio tecnico hanno fatto un sopralluogo con i progettisti incaricati. Un incontro per valutare la condizione dei luoghi e concordare le linee principali da seguire allo scopo di arrivare, entro la fine dell’anno, ad avere un progetto e avviare i
lavori di riqualificazione. “
Fin dagli anni Novanta - sottolinea l’assessore Maurizio Magnoni - la nostra città aveva il forte desiderio di rigenerarsi: da realtà industriale, con aziende importanti come la Burgo e la Pozzi Ginori, a metropoli europea. Lo spazio di via Turati era stato progettato e realizzato come vetrina di Corsico all'ingresso, provenendo da Milano. Dopo tanti anni di abbandono, vogliamo restituire dignità a quei luoghi, accogliendo nei nuovi spazi la nostra biblioteca e momenti di incontro”.
L’incarico per il servizio di ingegneria e architettura relativo alla progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori è stato affidato, nelle scorse settimane, a uno studio di Legnano. I professionisti incaricati dovranno anche coordinare la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dell’intervento.
E fin qui tutto bene. Ora le mie domande rivolte al sindaco: perché non più la ex Pozzi, quanto spazio verrà dedicato alla biblioteca e con quali orari, e anche quale destino per lo stabile comunale di via Dante che attualmente ospita anche la Civica di Musica.
L'intervista
Che fine ha fatto il progetto di riqualificazione dell'ex area Pozzi annunciato un anno fa e dove doveva sorgere la biblioteca? Come mai questo cambio di rotta?
Abbiamo condotto le analisi ambientali preliminari sul sito che nessuno si era mai preoccupato di fare in decenni. Il risultato è che, nonostante non vi sia una situazione di pericolo, i suoli non sono idonei ad accogliere l’insediamento di una struttura culturale. Questo renderà necessari altri approfondimenti ambientali anche con il coinvolgimento di Città metropolitana di Milano, rendendo il progetto non realizzabile nel breve periodo e non consentendoci di prevedere tempistiche certe per la biblioteca. Per questo motivo abbiamo deciso di portare avanti, da subito, un progetto alternativo.
Per anni è stato abbandonato e ora tornerà a vivere questo luogo. La superficie non è però decisamente ridotta rispetto a quella dell'attuale biblioteca?
La superficie della nuova biblioteca è paragonabile a quella attuale, con la differenza che non si tratterà di un seminterrato, ma di un luogo accogliente, luminoso e moderno, organizzato razionalmente e veramente immaginato per valorizzare la lettura, lo studio e le attività sociali e culturali della città.
Con la nuova biblioteca torneranno gli orari di apertura di un tempo o la scelta è sempre quella dell'apertura mezza giornata?
Ci saranno orari più ampi di un tempo. La biblioteca aperta tutti i giorni fino a sera è un obiettivo del nostro programma, ma non si può fare tutto subito. La situazione molto critica della città che abbiamo preso in mano ci ha imposto di darci delle priorità di intervento sui servizi alla persona.
Nel 2021 e nel 2022 ci siamo concentrati sui servizi sociali e sui nidi, ponendo le basi per migliorare la qualità dei servizi. Nei prossimi mesi riapriremo il Nido Monti, raddoppiando l’utenza dei nidi. Nel 2023 ci concentreremo finalmente sulla biblioteca, la gestione sarà affidata a un operatore qualificato del settore e questo ci consentirà di offrire un’apertura tutti i giorni e fino a sera, rendendo la biblioteca non solo un punto prestito, ma un luogo aperto alla cultura e alla socialità. L’operazione consentirà inoltre anche la riapertura della fonoteca presso il centro civico Giorgella, una volta finiti i lavori di ristrutturazione.
Ora che non avrà più la biblioteca, e chiaramente la Civica di Musica non è "proprietaria delle mura", che futuro per l'immobile comunale di via Dante? Verrà venduto o riqualificato?
L’immobile comunale di via Dante sarà riqualificato completamente, anche dal punto di vista energetico. Una parte dell’immobile continuerà a ospitare la nostra Civica Scuola di Musica, l’altra sarà utilizzata per gli uffici comunali al momento distaccati, per diminuire i costi di gestione e facilitare l’accesso ai servizi per i cittadini e le cittadine.