in memoria

Fiori in ricordo del generale Carlo Alberto dalla Chiesa davanti al murale realizzato a Buccinasco

Un mazzo di fiori lasciato in dono anonimo che racconta come l’immagine di Dalla Chiesa sia simbolo di una storia che non deve essere dimenticata, a 40 anni dal terribile omicidio.

Fiori in ricordo del generale Carlo Alberto dalla Chiesa davanti al murale realizzato a Buccinasco
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BUCCINASCO – Il ricordo del generale Carlo Alberto dalla Chiesa vive nel murale vicino alla caserma dei Carabinieri di Buccinasco. Una parete con il ritratto dell’indimenticata vittima di mafia.

Fiori in ricordo del generale Carlo Alberto dalla Chiesa

Non viene dimenticato l’impegno del generale, l’insegnamento e la testimonianza della lotta contro la criminalità organizzata. Il ricordo vive nel suo ritratto su muro e qualcuno lo celebra con un mazzo di fiori, lasciato sotto la sua immagine realizzata a Buccinasco.

Simbolo di una storia che non deve essere dimenticata

Un murale (con patrocinio gratuito del Comune) voluto e promosso grazie al contributo di Retake Buccinasco, associazione che fa bella la città ripulendola e arricchendola di colori e testimonianze storiche, e realizzato dai writer di We run the streets. Un mazzo di fiori lasciato in dono anonimo che racconta come l’immagine di Dalla Chiesa sia simbolo di una storia che non deve essere dimenticata, a 40 anni dal terribile omicidio.

Era il 3 settembre del 1982, erano gli anni del terrore, di Cosa nostra che versava fiumi di sangue, vittime innocenti messe a tacere. Dalla Chiesa era stato prefetto di Palermo, prima ufficiale dei carabinieri. Tante le operazioni in cui il generale si rese protagonista, nell’ambito del terrorismo e della criminalità organizzata, indagini che Dalla Chiesa portò avanti con abnegazione, pur nella solitudine. Alle 21.15 del 3 settembre del 1982, l’Autobianchi A112 guidata dalla moglie di Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, con a bordo il generale, fu affiancata in via Carini da due macchine e due moto. Il buio della sera viene squarciato da centinaia di colpi di kalashnikov.

Spari anche sull’agente della scorta, Domenico Russo, che viaggiava dietro l’auto dei coniugi. Anche lui morì, dopo dodici giorni di agonia. A uccidere Dalla Chiesa, la moglie e l’agente della scorta, furono i vertici di Cosa nostra, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci. Gli esecutori materiali, Vincenzo Galatolo, Antonino Madonia (ergastolo per entrambi), Francesco Anzelmo e Calogero Ganci (14 anni di reclusione). Ma sull’omicidio di Dalla Chiesa ci sono ancora tante ombre, collusioni, ordini e fumo che in molti hanno contribuito a diffondere per annebbiarne il ricordo.

Eppure, dopo 40 anni, la storia continua.

La storia non si dimentica e si celebra, anche con un mazzo di fiori lasciato da chi ci crede ancora. Perché c'è ancora chi combatte e spesso lo fa, lo deve fare, in solitudine. Ci sono gli uomini dell’Arma che raccolgono l’eredità di impegno di Dalla Chiesa, anche a Buccinasco, soprattutto a Buccinasco, dove il territorio ostile persiste e c’è ancora bisogno di coraggio e di persone che hanno scelto da che parte stare.

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