Bene confiscato in S. Adele: diventerà sportello lavoro e badanti
Hanno preso il via oggi, per terminare venerdì, i lavori di riqualificazione dei locali sequestrati alla mafia da parte di una ventina di volontari di diverse età.
È iniziata oggi la riqualificazione del bene sequestrato alla mafia in via Sant’Adele 2, che vede impegnata una quindicina di volontari, tra cui i ragazzi del campo di lavoro educativo “Scegli da che parte stare” di don Massimo Mapelli.
L'attività
I lavori di pulizia, imbiancatura e sistemazione dei muri interni ed esterni dei locali intitolati alla memoria di Felicia Impastato, madre di Peppino, proseguiranno fino a venerdì. In mattinata, sono intervenuti sul posto il sindaco con gli assessori Stefano Salcuni, Francesco Di Stefano e Maurizio Magnoni.
Il sindaco Ventura
«Desidero ringraziare i volontari - commenta il sindaco Stefano Martino Ventura - per il lavoro che stanno svolgendo. Abbiamo accolto con grande piacere la proposta di don Mapelli di intervenire sui locali di Sant’Adele, perché il progetto valorizza un bene confiscato che per anni era stato lasciato a se stesso, come tanti altri sul territorio: una tendenza che stiamo invertendo con l’obiettivo di mettere a disposizione della città i beni sequestrati che ci sono stati affidati. Al termine della manutenzione di questa settimana, stiamo infatti valutando di destinare i locali in Sant’Adele - annuncia il sindaco - all’apertura di due sportelli: uno dedicato al lavoro e un altro agli assistenti familiari e per la ricerca di badanti, servizi molto richiesti dalla nostra cittadinanza”.