Un ponte d’amore tra Corsico, Buccinasco e l’Ucraina
Oggi vi raccontiamo una bella storia che parte dai nostri Comuni, Corsico e Buccinasco, e arriva fino al cuore del conflitto in Ucraina.
Quella che vi voglio raccontare è una storia d’amore in tempi di guerra. Una storia che parte dai nostri Comuni, Corsico e Buccinasco, e arriva fino al cuore del conflitto in Ucraina.
L'incontro con Mariya nella nostra redazione
CORSICO - L’incontro è stato quasi fortuito: mio suocero mi aveva avvisato che una signora ucraina mi avrebbe telefonato per poter pubblicare un ringraziamento sul giornale, ma, dopo una breve chiacchierata telefonica, ho chiesto di incontrare Mariya perché mi raccontasse l’iniziativa di cui è una delle protagoniste. Insieme ad altre sue connazionali, Tania e Elena (spero di aver scritto correttamente tutti i nomi, nel caso me ne scuso in anticipo), Mariya, corsichese ormai da diversi anni ma di origini ucraine, non è rimasta a guardare né si è lasciata paralizzare dall’orrore, quando la guerra è scoppiata improvvisamente nel suo Paese natale.
Il suo racconto
“Molti miei conoscenti italiani mi hanno da subito chiesto: ‘Conosci qualcuno a cui poter dare alimenti, vestiti, farmaci per il tuo Paese?’ – racconta Mariya – e così è successo anche a due mie amiche, anch’esse ucraine, fin dai primi giorni di questa tragedia. Io mi son detta: ‘Non posso restare immobile, devo fare qualcosa’. E così, assieme a Elena e Tania ho iniziato a raccogliere materiale destinato alle mie terre d’origine”.
Mariya racconta come è nato questo ponte verso l’Ucraina con piglio deciso, ma con la commozione nello sguardo. Sono occhi che leggono ogni giorno la tragedia di una guerra per bocca e mano dei suoi stessi conoscenti e amici, rimasti sotto le bombe dai cieli ucraini. Ma la determinazione non arretra di un passo nel tentativo di provare ad aiutare “da qui”.
“Grazie!”
“Desidero subito ringraziare l’associazione La Speranza Onlus di Corsico. Quando sono arrivata a Corsico, già dall’Italia, ormai più di quattro anni fa, questa associazione mi è stata molto vicina ogni volta che ho avuto bisogno di aiuto. Ancora una volta, senza neanche chiedere, si sono messi a disposizione per aiutarmi in questa raccolta di materiale da inviare al mio Paese e per questo non posso che ringraziarli infintamente. Sono davvero persone di cuore”. Interrompo un momento queste parole di ringraziamento per una domanda tanto banale quanto essenziale: “Ma come fate a far arrivare il materiale in Ucraina?”
La linea Napoli-Leopoli
Anche qui abbiamo una straordinaria storia nella storia, dove i ponti si uniscono, creano legami insperati quanto meravigliosi; e così Andrea, un autista di un pullman di linea che ogni settimana copre la tratta Napoli-Leopoli-Napoli, ad ogni viaggio “a salire” carica l’autobus di ogni genere di prima necessità, diviso in scatoloni. Lascia a Leopoli il tutto, per essere raccolto da diverse Ong locali che a loro volta distribuiscono nei luoghi dove c’è più bisogno.
Il ponte con Yuzhnoukrainsk
“Abbiamo poi un legame particolare con un ospedale pediatrico e reparto maternità – prosegue Mariya – della città di Yuzhnoukrainsk (il nome è un po’ italianizzato, ndr), comune di circa 40mila abitanti nel sud dell’Ucraina. Alcuni nostri conoscenti ci hanno chiesto un aiuto perché mancava davvero tutto, farmaci e abbigliamento per bambini in particolare. Tramite un’associazione locale, riusciamo a fare arrivare ogni settimana diversi pacchi in quell’area, dove c’è tanto bisogno.
Ho altre persone da ringraziare qui in Italia oltre a La Speranza: tra tutti, la famiglia di Caterina Romanello di Buccinasco, la Farmacia Emilia di Buccinasco per le donazioni in farmaci e per la possibilità di acquistarne altri a prezzi calmierati per poi inviarli a Leopoli. E ancora, Antonella Gaezzi, Silvia Buratti e la famiglia di Cinzia Cavoto. Persone che da subito si sono messe a disposizione per fornirci cibo, medicinali, vestiti, soldi per acquistare farmaci. Io, Elena e Tania raccogliamo tutto, lo inscatoliamo suddiviso per tipologia e lo portiamo in autostrada, dove si ferma per un momento il pullman proveniente da Napoli e diretto a Leopoli. E i nostri aiuti arrivano a destinazione”.
C’è ancora speranza
Una bella storia, una delle tante di questi ultimi tempi. Sono pillole di solidarietà che forse riescono a farci guardare questo Mondo ancora come un posto possibile per un futuro di pace. Presi dalle nostre futili preoccupazioni quotidiane, sempre pronti a criticare tutto e tutti, a puntare il dito, forse l’insegnamento che possiamo trarre da questa attuale tragedia è proprio quello di non abbandonare mai il tentativo di cambiare le cose, anche nel nostro piccolo.
Grazie a Voi
Mariya mi chiede a fine intervista quanto “mi dovesse” per far pubblicare l’articolo. La risposta è ovvia: nulla. E il suo grazie diventa anche il nostro. A loro tre e ai molti concittadini e concittadine che ogni giorno si impegnano costantemente per non abbandonare questa meravigliosa idea di fratellanza e solidarietà, unica vera arma contro le miserie e le miopie dei potenti che “giocano” a far la guerra con la vita degli altri.
Grazie a Voi.
Andrea Demarchi