Uccise di botte il figlio di 2 anni e mezzo, annullato l'ergastolo per il padre
È stata esclusa la tortura che era stata invece riconosciuta in primo grado.
Al 26enne croato, Alija Hrustic, la Corte d'Assise d'Appello di Milano ha annullato la condanna all'ergastolo per l'omicidio del figlio di due anni e mezzo.
Annullato l'ergastolo per Alija Hrustic
MILANO – I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano hanno annullato la condanna all'ergastolo per Alija Hrustic, il 26enne di origine croata che nel 2019, in un appartamento Aler occupato dalla famiglia in via Ricciarelli, zona San Siro, ha ucciso il figlio di due anni e mezzo picchiandolo perché “non si addormentava”.
La tragica vicenda
Il piccolo Mehmed era stato riempito di botte e sul corpicino erano stati trovati anche maltrattamenti come bruciature di sigarette. Al padre, per questo, era stato contestato anche il reato di tortura (per la prima volta in Italia).
Per l'uomo, inizialmente condannato all'ergastolo, è stato riqualificato il reato da omicidio volontario in maltrattamenti pluriaggravati anche dalla morte della vittima. È stata esclusa la tortura che era stata invece riconosciuta in primo grado. Secondo i giudici, Hrustic non è colpevole neanche dei maltrattamenti verso la moglie. Secondo il legale dell'uomo, il racconto della moglie del 26enne presentava alcune contraddizioni. La condanna è ora fissata a 28 anni di reclusione. Le motivazioni saranno depositate tra 40 giorni.