Scuola Don Milani a Opera, le opposizioni chiedono un Consiglio comunale urgente

“Sul plesso – spiegano – gravano due vincoli a tutela della struttura quindi il Comune, per ogni minima modifica, dovrà avere autorizzazione sia dagli architetti progettisti dell’edificio, sia dalla Soprintendenza".

Scuola Don Milani a Opera, le opposizioni chiedono un Consiglio comunale urgente
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Scuola Don Milani a Opera, le opposizioni chiedono un Consiglio comunale urgente.

Scuola Don Milani a Opera, le opposizioni chiedono un Consiglio comunale urgente

OPERA – I due gruppi consiliari di opposizione (All’Opera e Insieme) hanno presentato formale domanda per la convocazione di un consiglio comunale straordinario da tenersi entro fine mese.

Al centro dell'attenzione il futuro della scuola Don Milani

Da oltre un anno si cerca di far chiarezza sull’ampliamento della scuola Don Milani. Scuola Materna che, secondo le prospettive del sindaco Nucera, sarà chiusa per tutta la stagione 2019/2020 per riaprire i battenti l’anno successivo. Una lodevole iniziativa che però non considera i vincoli posti in essere dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano.

La richiesta delle opposizioni

“Sul plesso – spiegano i capigruppo Pozzoli e Cavallone – gravano due vincoli a tutela della struttura: il primo sulla protezione del diritto d’autore, il secondo sulla dichiarazione dell’interesse culturale. Di fatto il Comune, per ogni minima modifica, dovrà avere autorizzazione sia dagli architetti progettisti dell’edificio, sia dalla Soprintendenza. Ad ogni consiglio comunale, nonostante le domande e le insistenze sul punto, il Sindaco non ha mai dato risposte certe sui lavori da tenersi e sulle tempistiche. Pretendiamo di sapere definitivamente quando partiranno i lavori, quanto dureranno e su cosa verteranno”. Una coltre di fumo e affermazioni evasive che non hanno ragione d’esistere per i consiglieri comunali, per i dirigenti scolastici e per i genitori di tutti i bambini che dovranno organizzarsi. Non solo quelli della Don Milani, dato che due classi della primaria “Rodari”, per questi lavori, saranno traslocate alla scuola secondaria. I quesiti posti non riguardano solo i lavori da effettuarsi, ma anche l’iter amministrativo intrapreso dall’Amministrazione su cui l’opposizione nutre dubbi.

Il terreno in via Moneta

“I lavori sulla Scuola Don Milani – proseguono i consiglieri – sono frutto di un accordo di partenariato tra pubblico e privato. Per tali lavori il Comune avrebbe ceduto, come corrispettivo, il terreno commerciale sito in via Moneta dove è stato inaugurato ad aprile il noto supermercato. Ma come può essere ceduto un terreno come corrispettivo per un lavoro che non si ha ancora certezza di poter fare?”.

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