Case del Papa, in arrivo 33 nuovi appartamenti per le famiglie bisognose
L'annuncio durante il convegno per il 25 anni della Fondazione che si è svolto nella sede di Caritas Ambrosiana
Case del Papa, in arrivo 33 nuovi appartamenti per le famiglie bisognose.
Case del Papa, in arrivo 33 nuovi appartamenti per le famiglie bisognose
MILANO – “Le case del Papa diventeranno 106”.
La conferma
Ad annunciarlo è stato il presidente della Fondazione San Carlo, Daniele Conti, durante il convegno per il 25 anni della Fondazione che si è svolto stamattina nella sede di Caritas Ambrosiana. Saranno consegnati entro il mese di febbraio 33 nuovi appartamenti sociali in zona Lorenteggio che si aggiungo ai 18 di Turro-Precotto e ai 55 di zona Niguarda, primo lotto di questa vasta operazione di housing sociale promossa da Caritas Ambrosiana e realizzata da Fondazione San Carlo in collaborazione con il Comune di Milano, in occasione della visita a Milano di papa Francesco a marzo del 2017.
Le abitazioni
Come i precedenti due lotti, anche quest’ultimo comprende bilocali o trilocali di proprietà del Comune di Milano, stralciati dalle liste di edilizia residenziale pubblica perché troppo ammalorati per poter essere assegnati. Vincendo il bando pubblico, la Fondazione san Carlo insieme con la Fondazione Attilio e Teresa Cassoni ne ha ottenuto la gestione a fini sociali per 20 anni, a fronte di un intervento di ristrutturazione, reso possibile attingendo a risorse proprie.
Le assegnazioni
Gli appartamenti saranno assegnati a un canone calmierato a persone o nuclei familiari selezionati secondo una graduatoria che ha assegnato loro un punteggio calcolato in base al reddito, alla condizione abitativa pregressa, alla numerosità del nucleo familiare e alla storia familiare, raccolta dagli operatori dei centri di ascolto di Caritas tenendo conto delle segnalazioni degli assistenti sociali del Comune. Le famiglie assegnatarie sono tenute a corrispondere un canone mensile che varia dai 300 a 475 euro, comprensivo di spese condominiali.
Daniele Conti
“Siamo molto soddisfatti di poter dare questo annuncio proprio in occasione del nostro 25esimo anniversario - sottolinea Daniele Conti, presidente della Fondazione San Carlo -. In una città come Milano, una delle povertà più gravi è proprio quella legata alla casa per la mancanza di alloggi a canoni accessibili a una fascia di popolazione ampia, troppo povera per il mercato, ma non abbastanza indigente per avere diritto alla casa popolare. Questa formula innovativa, basata su un patto tra istituzioni e realtà del non profit, ha permesso di recuperare un patrimonio immobiliare inutilizzato per rimetterlo a disposizione di chi ha bisogno. Sappiamo anche che si tratta solo di un piccolo passo. Per questo centinaio di appartamenti abbiamo in graduatoria 1600 famiglie che non potranno essere accontentate subito. Questo sta a dire che i nostri sforzi da soli non bastano, serve anche un intervento pubblico”.
I relatori
Nel corso del convegno sono intervenuti: l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, Aldo Bonomi (sociologo), Alessandro Maggioni (presidente Consorzio Cooperative Lavoratori Milano), Matteo Cabassi (Amministratore delegato Brioschi Sviluppo Immobiliare S.p.a.). Ha portato un saluto anche l’assessore alla politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti. “Noi non vogliamo che la proclamazione di un diritto diventi il pretesto per una rivendicazione che si traduce poi in violenza, come è successo per esempio con le occupazioni delle case. Vogliamo piuttosto che siano di ispirazione le parole di Papa Francesco che dice che sono belle le città che integrano i differenti, che collegano e mettono in relazione”, ha detto l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. “Caritas Ambrosiana anche grazie ai progetti che ha affidato alla Fondazione San Carlo è riuscita in questi anni a realizzare interventi che vanno oltre l’approccio assistenziale. La collaborazione deve proseguire”, ha aggiunto Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana
La storia
Nata nel 1994 per volontà dell’allora Arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Maria Martini, con lo scopo di affrontare le vecchie e le nuove povertà che si stavano manifestando nella metropoli milanese e nella diocesi, la Fondazione si è dedicata all’ospitalità, alla formazione professionale, all’offerta di soluzione abitative stabili e dignitose. In questi 20 anni ha dato una casa a 450 famiglie nei 277 appartamenti sociali che gestisce, offerto accoglienza temporanea a 18mila persone nei pensionati che amministra (166 posti letto complessivi), formato attraverso corsi professionali e tirocini 2.100 lavoratori.
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