Come convivere con la psoriasi?

In occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi programmata per il 29 ottobre ecco una serie di suggerimenti

Come convivere con la psoriasi?
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Come convivere con la psoriasi? Rossore, ispessimento, desquamazione, secchezza e prurito: sono queste le principali manifestazioni della psoriasi. Parliamo di una malattia infiammatoria della pelle con decorso cronico-recidivante dovuta a fattori genetici e aggravata da fattori ambientali e/o legati allo stile di vita. Secondo l’International Federation of Psoriasis Associations colpisce oltre 125 milioni di persone, approssimativamente il 3% della popolazione mondiale. Un disagio spesso sottovalutato che, in realtà, può incidere fortemente sulla qualità della vita di chi ne è affetto, con conseguenze importanti anche sulla sfera relazionale e psicologica della persona. Come convivere con la psoriasi?

Come convivere con la psoriasi ?

Una corretta diagnosi proposta dai medici specialisti rappresenta il primo passo per poter curare questa malattia. Oltre ai farmaci e alla terapia farmacologica, ci sono anche alcune semplici e piccole azioni quotidiane per gestire la patologia, mantenendo sotto controllo la sintomatologia e conviverci quindi al meglio. Ad indicarle, in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi prevista per il 29 ottobre, è Unifarco Biomedical.

Detergenza ed emollienza

I malati di psoriasi devono ovviamente porre un’attenzione particolare alla cura della propria pelle. L’uso quotidiano di un prodotto emolliente, formulato appositamente per combattere la psoriasi, offre infatti un duplice vantaggio, a breve e lungo termine: un comfort immediato e un progressivo miglioramento delle alterazioni di barriera tipiche della psoriasi e, quindi, del decorso. È inoltre preferibile lavarsi con acqua tiepida, fare docce brevi (5-10 minuti) e asciugarsi tamponando delicatamente senza sfregare. “Prediligere creme e saponi delicati, che siano privi di sostante allergizzanti o sensibilizzanti, come profumo, conservanti, SLS (Sodium Laurly Sulfate), SLES (Sodium Laureth Sulfate) per evitare, appunto, reazioni allergiche che potrebbero incidere negativamente sulla sintomatologia”.

Un occhio di riguardo ai più piccoli

Riconoscere i sintomi della psoriasi nei bambini è ancora più difficile: spesso, infatti, viene erroneamente scambiata per irritazione o dermatite. “È importante farsi sempre consigliare da uno specialista. In generale, nonostante le cure in età pediatrica siano limitate, è possibile tenere la malattia sotto controllo tramite trattamenti topici a base di emollienti specifici adatti a tale disagio e all’età dei piccoli pazienti”.

Stile di vita: sano è meglio

Fumo e alcool non sono solo nemici di polmoni e fegato: possono aggravare anche i sintomi della psoriasi. Un grande alleato nella “lotta” alla malattia è invece lo sport: privilegiare camminate quotidiane e sport acquatici – meglio se al mare o in piscine con poco cloro – evitando le discipline che possono causare graffi o lesioni (piccoli traumi che si trasformano facilmente in placche squamose). In generale, inoltre, bisognerebbe evitare le situazioni di stress, che aumentano il livello di infiammazione generale, condizione basilare della malattia. Infine, anche l’abbigliamento può incidere sullo stato della nostra pelle: è preferibile indossare indumenti leggeri, fatti di fibre naturali (cotone, lino o seta) che consentono alla pelle di respirare; sconsigliati, invece, lana o fibre sintetiche.

Alimentazione

Anche la dieta ha un certo peso! Bere almeno due litri di acqua al giorno può aiutare a mantenere la pelle idratata. Sarebbe meglio, inoltre, privilegiare una dieta bilanciata, ipocalorica e a basso indice glicemico (con pochi zuccheri semplici) a base di cereali integrali, legumi, pesce, frutta e verdura di stagione. Carni grasse, insaccati, fritti, formaggi stagionati, grassi saturi e zucchero andrebbero assunti nelle minori dosi possibili.

L’ambiente circostante: qual è il migliore?

Se dovessimo stilare una classifica, il sole si posizionerebbe probabilmente al primo posto tra gli amici della psoriasi. “I raggi UVB rallentano la crescita delle cellule della pelle, stimolando anche la produzione di vitamina D. Ovviamente, però, bisogna fare attenzione a non esporsi nelle ore più calde ed è fondamentale applicare spesso un fotoprotettore adeguato”. Viva l’estate e abbasso l’inverno, che non è invece il benvenuto. Non si può combattere contro una stagione, ma è possibile prendere qualche accorgimento: mantenere gli ambienti umidificati e il riscaldamento il più basso possibile.

Punti di attenzione e falsi miti

Numerose le dicerie che circolano sulla malattia, falsi miti compresi. A discapito di quanto pensino i malinformati, la psoriasi non è contagiosa e non si trasmette con il contatto fisico. Inoltre, non dipende da una scarsa igiene e non condiziona in alcun modo la fertilità. “In generale, la regola è una sola: consultare sempre un dermatologo o un medico professionista per avere informazioni corrette e per un consulto, soprattutto se – ad esempio – iniziate a sentire dolori articolari e/o alterazione dell’aspetto delle unghie (colore, spessore, scanalature, piccoli avvallamenti puntiformi): potreste trovarvi di fronte ad un caso di artrite psoriasica”.

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