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Travolto e ucciso da un bus a Milano: il dolore dei familiari di Fabio Buffo

L'uomo ha perso la vita domenica mattina dopo essere stato travolto da un autobus di linea mentre attraversava sulle strisce pedonali

Travolto e ucciso da un bus a Milano: il dolore dei familiari di Fabio Buffo
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Un uomo di 48 anni nella mattinata di ieri, domenica 8 ottobre, è stato investito da un bus a Milano perdendo la vita. La tragedia si è abbattuta improvvisamente sui suoi familiari e ha sconvolto anche la città intera.

Travolto e ucciso da un bus in via Forlanini: muore un 48enne

MILANO - Una domenica di inizio autunno che avrebbe dovuto essere come tante altre si è trasformata in una tragedia per la famiglia di Fabio Buffo, 48 anni, cittadino milanese che ha vissuto tutta la vita nel quartiere Forlanini dove ieri mattina ha perso la vita.

Il dramma di domenica mattina

Come riporta Prima Milano, l'uomo ieri, mentre tornava a casa dopo aver salutato sua madre che abita poco distante da casa sua, con al guinzaglio il suo amato bull terrier Poldo, è stato vittima di un drammatico incidente mentre in prossimità del parchetto di via Bellosio mentre stava attraversando sulle strisce pedonali è stato investito da un autobus della linea 175.

Il luogo della tragedia

La terribile scoperta della moglie

La  terribile scoperta è toccata alla moglie dell'uomo che, trovandosi a circa 100 metri di distanza è corsa immediatamente sul luogo e ha trovato il marito che ancora giaceva a terra davanti al bus. Non poteva credere ai suoi occhi, in quel momento il mondo le è crollato letteralmente addosso, è riuscita solo a dire: «Non immaginavo fosse morto». I soccorritori del 118 hanno poi coperto il corpo con un telo di plastica verde, mentre giungevano le prime pattuglie dei vigili e gli amici della vittima.

La disperazione dei due figli

I due figli di Fabio, di 16 e 20 anni, hanno trascorso le ore successive a casa della nonna, proprio nella casa adiacente al parchetto in viale Forlanini. Quella casa è situata in una laterale di viale Forlanini, dove Fabio aveva salutato sua madre prima di attraversare l'area cani che frequentava spesso, prima di avviarsi verso il suo appartamento in via Barigozzi, dall'altro lato della strada."Si sta male», ha affermato uno dei ragazzi,«ma è successo. Forse l'autista dell'autobus era distratto".

Lo choc dell'autista del bus

Il bus coinvolto nell'incidente era equipaggiato con sensori per il "punto cieco" sulla fiancata, lo si desume dagli adesivi obbligatori ben in vista sulla fiancata per avvisare ciclisti e pedoni della presenza di tali punti morti. L'autista dell'Atm, uomo con 50 anni di esperienza sulle strade di Milano, dicono i testimoni presenti, era sotto choc e piangeva disperatamente, ora è sotto inchiesta per omicidio stradale.

La dinamica dell'incidente

La dinamica dell'incidente è stata complicata dalla presenza di una Volkswagen Up parcheggiata sulle strisce pedonali, nel punto in cui il bus stava svoltando. Il proprietario dell'auto stava cambiando una ruota bucata, e il bus stava cercando di evitarlo. Gli investigatori dovranno stabilire eventuali responsabilità anche del proprietario dell'auto in panne, poiché sembra che la presenza del veicolo non fosse adeguatamente segnalata. L'impatto è avvenuto a bassa velocità, e sarà necessaria un'analisi delle telecamere e dei dati della centralina del bus per chiarire i dettagli dell'incidente. A bordo del bus c'era solo un passeggero.

Una lista allarmante

L'incidente che ha portato alla morte di Fabio Buffo va tragicamente a sommarsi ad una lista che in questo 2023 conta l'undicesimo pedone ucciso sulle strade di Milano. Questo dato diventa ancora più allarmante se, includendo ciclisti, motociclisti e automobilisti, si arriva ad un bilancio complessivo 26 di incidenti stradali mortali.

Fabio Buffo era molto conosciuto nel quartiere dove era nato e cresciuto, in queste ore gli abitanti del quartiere si stringono attorno alla sua famiglia, incapaci di comprendere come un tale tragico evento abbia potuto verificarsi in una tranquilla domenica mattina, quando il traffico è solitamente ridotto al minimo.

 

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