Suicidio in Comune: Agente si toglie la vita dopo gli attacchi sui social

Aveva ricevuto una pioggia di critiche dopo aver parcheggiato nel posto disabili (e si era anche automultato).

Suicidio in Comune: Agente si toglie la vita dopo gli attacchi sui social
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Suicidio in Comune: Agente si toglie la vita dopo gli attacchi sui social.

Suicidio in Comune: Agente si toglie la vita dopo gli attacchi sui social

PALAZZOLO SULL'OGLIO - Colpo di pistola all’alba: agente si uccide in Comune. Il 43enne era stato preso di mira con pesanti attacchi sui social dopo che, nei giorni scorsi, aveva parcheggiato nel posto dedicato ai disabili a Bergamo con l’auto di servizio e, dopo essersi scusato, si era automultato. Ci raccontano la tragedia i colleghi di bresciasettegiorni.it.

Si è sparato all'interno del Municipio

E’ accaduto stamattina, intorno alle 5.45, in Municipio a Palazzolo sull’Oglio. Secondo i primi accertamenti la vittima, un uomo di 43 anni è un agente della Polizia Locale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiari, i colleghi della Municipale e un’automedica, ma i sanitari non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo. Gli inquirenti hanno escluso la responsabilità di terzi: si è trattato di un gesto estremo.

La compagna ha chiamato il Corpo di Polizia non vedendo rientrare in servizio

A mezzanotte aveva terminato il servizio in un Comune della bergamasca. Sarebbe dovuto rientrare a casa dalla compagna, invece la tragedia avvenuta questa mattina presto a Palazzolo ha colpito tre comunità, quella palazzolese e quella di Erbusco, Comuni consorziati per quanto riguarda il Comando di Polizia Locale (a Erbusco l’agente aveva lavorato per circa 13 anni, prima di passare in Comando a Palazzolo), e quella di Cologne, dove viveva.

Suicidio in Comune: il corpo trovato dai carabinieri e vigili del fuoco

Non vedendolo rientrare a casa dopo il turno, la compagna dell’agente si è preoccupata e ha chiamato il Corpo di Polizia. A recarsi in Comune per verificare che il collega non avesse avuto un malore o altri problemi sono stati il comandante dei Vigili e i carabinieri della Compagnia di Chiari. Le Forze dell’ordine, una volta arrivate in Municipio, hanno trovato il corpo senza vita del 43enne nell’auto di servizio. Si è tolto la vita con la pistola di ordinanza.

Aveva parcheggiato nel posto disabili: si era scusato e multato, ma sui social tanti, troppi attacchi

Si era scusato e automultato, ma i leoni da tastiera dei social network non si erano fatti scrupoli ad attaccarlo, anche pesantemente. Nei giorni scorsi l’auto di servizio della Locale di Palazzolo era stata vista sulle strisce di un posteggio dedicato ai disabili nei pressi dell’Università di Bergamo. A denunciare il fatto era stato il presidente dell’Anmic Giovanni Manzoni e la notizia aveva fatto il giro delle due province e oltre. Ma l’agente si era subito scusato: “Buongiorno presidente, non ho parole per esprimere il mio rammarico per aver parcheggiato il veicolo nello spazio riservato ai disabili. A seguito di quanto successo voglia accettare un contributo di 100 euro per l’associazione da lei presieduta. Si prega di considerare le scuse e di continuare a credere nelle istituzioni e nel nostro lavoro”.

La stessa associazione, nel ringraziarlo, aveva commentato così: “Questo episodio ha dato la possibilità di rinsaldare la collaborazione tra Anmic e Forze dell’ordine”. Evidentemente, però, di fronte agli attacchi social troppo offensivi è crollato. Al momento non è chiaro se abbia lasciato una lettera o un biglietto in cui spiegava le sue intenzioni.

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