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Scuola Civica di Musica a Corsico: il bando della gestione va deserto. E ora che succede?

Dopo mesi di confronti, anche accesi, post sui social, raccolte firme, striscioni, preoccupazioni e petizioni, il bando relativo all’assegnazione del servizio per la Scuola Civica di musica di Corsico è andato deserto. Le parole della cooperativa e del Comune

Scuola Civica di Musica a Corsico: il bando della gestione va deserto. E ora che succede?
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Nuovo episodio di una vicenda che pare infinita: per la Scuola Civica di Musica a Corsico il bando della gestione va deserto.

Scuola Civica di Musica a Corsico: bando gestione deserto

CORSICO – Nessuno si è presentato: bando deserto. Dopo mesi di confronti, anche accesi, post sui social, raccolte firme, striscioni, preoccupazioni e petizioni, il bando relativo all’assegnazione del servizio per la Scuola Civica di musica di Corsico è andato deserto.

Il dialogo competitivo e lo stupore del sindaco

Una sorpresa per il Comune, soprattutto perché la procedura scelta non era il classico bando di assegnazione, ma il “dialogo competitivo”, un modo amministrativo che “consente agli operatori di partecipare alla scrittura del capitolato, secondo una logica di collaborazione”, spiega il sindaco Stefano Martino Ventura: “Proprio per questo, dopo il lungo periodo di dialogo e condivisione, siamo sinceramente stupiti che la gara sia andata deserta”.

Già annunciato dalla cooperativa la non partecipazione al bando: le loro ragioni spiegate in un comunicato

Ma ancora prima dell’ufficialità dell’atto, la cooperativa Musica&Muse che ha gestito in questi anni la scuola civica “Antonia Pozzi”, ha voluto indirizzare una lettera ad allievi e famiglie:

“A voi ragazzi innanzi tutto – e siete più di 400 - dobbiamo dire che cosa è successo e perché. La Civica, dopo 54 anni di storia, almeno per come finora l’abbiamo conosciuta e vissuta, con ogni probabilità non esisterà più. Il nuovo bando del Comune scaduto ora, semplicemente non ci ha neppure messo in condizione di poter partecipare: la nostra assenza dalla gara è stata una scelta dolorosissima quanto obbligata. Il bando così redatto è stato per noi inavvicinabile. Dopo sette anni dall’avvio della privatizzazione che puntava in realtà a cancellare la Scuola dati gli oneri che venivano trasferiti su enti privati e sulle famiglie, i soggetti finanziatori che ci hanno consentito di traghettare tutta l’attività svolta fino alla definizione di un promesso rinnovato impegno dell’amministrazione comunale, non sono più in grado di integrare la parte di bilancio non coperta dalle quote di iscrizione e frequenza degli allievi”.

L'incremento del valore dell'appalto "spropositato" secondo la scuola

La cooperativa specifica che il nuovo bando prevede l’eliminazione dei costi (l’affitto della sede e le utenze sono a carico dell’Amministrazione):

“ma non prevede l’auspicato e necessario contributo integrativo, che avrebbe alleggerito e consentito l’intervento degli enti sostenitori – ancora la cooperativa – Il bando attuale, rispetto al precedente, ha visto aumentare il valore dell’appalto dai 692mila euro su base triennale, ai ben 4 milioni e mezzo più iva per le sei annualità previste. Tale incremento spropositato, è stato determinato da due fattori principali: l’inserimento dei contributi da noi ottenuti dalle Fondazioni che ci hanno sostenuti, nel bilancio, cosa mai fatta prima d’ora, e dalla rivalutazione di quasi nove volte del canone annuale di locazione che pur non essendo richiesto - perché versato dal Comune, ndr -, aumenta comunque il valore finale della procedura”.

La decisione di dover rinunciare al bando

A pesare sulla decisione della coop ci sono anche

“garanzie fideiussorie al di là delle nostre capacità economiche e di copertura finanziaria. Ma la scuola di qualità sembra non interessi al Comune di Corsico, vista la totale mancanza di impegno nel reperire risorse di ogni tipo, quindi anche esterne, per il mantenimento della scuola”.

La cooperativa conclude:

“Abbiamo in tanti modi cercato di difendere il nostro operato onesto nei confronti non solo degli allievi ma della comunità tutta. Questa amministrazione, questa giunta, ha approvato un bando che non rende di fatto possibile il futuro di un’offerta educativa e culturale così come voi tutti l’avete conosciuta. Il valore aumentato della procedura è forse parametrato non su attività di tipo formativo-educativo. In troppe occasioni abbiamo visto tentativi di trarre profitto da beni comuni come la cultura a scapito della qualità che deve essere garantita a tutti i cittadini e non a chi se lo può permettere”. Musica&Muse ringrazia allievi e famiglie e si augura che “chi si aggiudicherà il bando sappia dialogare con l'attuale direzione didattica e garantire le condizioni di lavoro e retributive in essere per il personale docente e amministrativo – una delle condizioni del bando era la salvaguardia dei posti di lavoro, a prescindere da chi avrebbe vinto la gara, ndr –  che con grande sforzo la cooperativa ha finora mantenuto".

Le mosse dell'Amministrazione comunale ora

L’Amministrazione ribadisce lo stupore per la mancata partecipazione in seguito al dialogo competitivo che ha chiarito tutte le condizioni e le ha condivise con i partecipanti e aggiunge:

“Le tensioni inaspettate che si sono create intorno alla procedura non hanno certamente creato un clima sereno e questo ci dispiace molto – evidenzia il sindaco –. Come spesso abbiamo ricordato, per legge la scelta dell'operatore economico a cui affidare un servizio non dipende dalla parte politica e le gare pubbliche devono essere svolte secondo percorsi seri, di massima correttezza da tutte le parti, evitando polemiche, spesso basate su informazioni sbagliate o incomplete. Questo per fare in modo che tutti i concorrenti siano tutelati e che si scongiurino possibili turbative. Al momento – conclude Ventura – sono in corso contatti tra la parte tecnica del Comune e gli operatori per verificare tutte le alternative consentite dalla legge per proseguire il percorso della Scuola: un servizio di eccellenza che per l'Amministrazione e per tutta la città è una priorità assoluta”.

Inutile forse aggiungerlo, da parte nostra: arrivederci al prossimo aggiornamento...

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