Sacchi con microchip: al via la sperimentazione sulla raccolta differenziata

Dal 29 ottobre si parte in via sperimentale dal quartiere Borgo e dallo Zingone

Sacchi con microchip: al via la sperimentazione sulla raccolta differenziata
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Sacchi con microchip: al via la sperimentazione sulla raccolta differenziata.

Sacchi con microchip: al via la sperimentazione sulla raccolta differenziata

TREZZANO SUL NAVIGLIO – L’obiettivo è ambizioso: aumentare la percentuale dei materiali recuperabili, cioè tutti quei rifiuti che finiscono nel sacco della frazione secca e che potrebbero, invece, essere destinati ad altro.

Al via la sperimentazione

Per questo, l’Amministrazione ha deciso di avviare una sperimentazione per 12 mesi su 1500 famiglie per controllare “in modo puntuale la frazione secca e abituare i cittadini a prestare più attenzione, differenziare meglio e diminuire così la quantità di rifiuto secco residuo avviato al termovalorizzatore”, spiegano dall’Amministrazione.

La presentazione ai cittadini

Mercoledì 12 settembre, il progetto sarà presentato ai cittadini al Centro Socio Culturale e “alle utenze interessate sarà anche inviata una lettera con tutte le indicazioni e dell’8 al 20 ottobre si potrà ritirare il kit dei sacchi presso il Centro di via Manzoni”, precisano dal Comune.

Come funziona

Il funzionamento è semplice: la modalità di raccolta resta invariata, ma “il conferimento del rifiuto secco dovrà essere effettuato obbligatoriamente con i sacchi specifici, provvisti di microchip con codice identificativo associato a ogni utente. Per il ritiro, saranno impiegati mezzi Amsa dotati di GPS e integrati con lettori RFID per georeferenziare i dati e leggere i tag codificati sui sacchi.

Si parte dal 29 ottobre

Chi sarà coinvolto nella sperimentazione? Il quartiere Borgo e lo Zingone, a partire dal 29 ottobre. “Si tratta di una sperimentazione importante  – spiega l’assessore alle Politiche ambientali Cristina De Filippi – ossia ridurre l’indifferenziato del 20%. Un ottimo servizio all’ambiente, al futuro dei nostri figli e alle nostre tasche. I costi per smaltire i rifiuti indifferenziati, infatti, sono molto elevati e solo diminuendone la quantità, è possibile contenere la spesa e di conseguenza abbassare le tariffe. In prospettiva, quindi, con il sistema di rilevazione puntuale, anche la tariffa diventerebbe personalizzata: in pratica chi più differenzia, meno paga”.

FG

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