Ragazza caduta nel Naviglio e salvata, "Abbiamo solo fatto il nostro dovere"

"Voglio ringraziare i nostri militari e la guardia giurata che coraggiosamente si è tuffata nel Naviglio" così il sindaco Bottero.

Ragazza caduta nel Naviglio e salvata, "Abbiamo solo fatto il nostro dovere"
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Ragazza caduta nel Naviglio e salvata, "Abbiamo solo fatto il nostro dovere".

Ragazza caduta nel Naviglio e salvata, "Abbiamo solo fatto il nostro dovere"

TREZZANO SUL NAVIGLIO – Quello che accomuna il vigilante Sean Donadoni e i carabinieri Martina Duranti e Francesco Ernani è un’inclinazione all’aiuto verso il prossimo, per chi si trova in difficoltà. E anche un po’ di coraggio. Quello che serve per tuffarsi a tarda sera nelle acque gelide del Naviglio e riportare a riva una ragazza di 28 anni che si era sporta troppo dal Ponte Gobbo, scivolando.

La vittima dell'incidente

Più che un tentativo di suicidio si è trattato di una perdita dell’equilibrio dovuta alla poca lucidità. “Sta attraversando un brutto epriodo, tanti problemi in famiglia”, ha raccontato un’amica della ragazza di origini russe ma in Italia da tanti anni. Un bicchiere di troppo e la mente annebbiata: in un istante si è ritrovata ad annaspare tra le acque fredde del canale.

L'intervento della Guardia giurata

Poco dopo la mezzanotte, la guardia giurata della società La Patria di Busto Arsizio ha notato che un gruppo di ragazzi si sbracciava e gridava aiuto. Non ci ha pensato due volte e si è lanciato in acqua, ha provato ad afferrarla ma la ragazza si dimenava, in preda allo spavento e alla preoccupazione. In quel momento, arrivano i lampeggianti dei carabinieri.

L'arrivo dei Carabinieri

Ernani si toglie il giubbotto pesante e la pistola e si butta in acqua. A riva lo segue la collega Duranti e insieme riescono a tirare su la ragazza. Ha un principio di assideramento, così come la guardia giurata che si era tuffata: entrambi sono rimasti in acqua per diversi minuti. Sul posto c’è già un’ambulanza del 118 e i vigili del fuoco a supporto.

Un "doppio salvataggio"

I soccorritori portano la ragazza al pronto soccorso del San Carlo e il vigilante viene visitato per accertamenti: per fortuna le condizioni, di entrambi, non sono gravi. La ragazza però rifiuta le cure: è sotto choc, spaventata, per niente lucida. Interviene la carabiniera di Trezzano che la calma, le parla a lungo e la convince a farsi curare. Poi passa con lei tutta la notte, fino all’alba, quando esce dall’ospedale e la riaccompagna a casa.

Il ringraziamento del sindaco Bottero

“Ci ho tenuto a incontrare i militari – ha commentato il sindaco Fabio Bottero –. I nostri carabinieri guidati dal comandante Michele Cuccuru hanno dato un’altra volta dimostrazione con gesti di eroismo della grande professionalità e della propria inclinazione al dovere e all’aiuto per il prossimo. Voglio ringraziare i nostri militari e la guardia giurata che coraggiosamente si è tuffata nel Naviglio”. Un pensiero anche per la ragazza: “Ho sentito che sta passando un brutto periodo, con tante difficoltà – aggiunge Bottero –. Voglio dirle che le porte del Comune sono sempre aperte, anche solo per parlare”. La giovane donna è tornata a casa e sta bene, grazie all’eroismo del vigilante e dei carabinieri che l’hanno portata a riva mentre stava affogando. Ma non chiamateli eroi, quasi si offendono: “Abbiamo solo fatto il nostro dovere”.

FG

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