un Nano cresciuto a pane e cinema

Intervista a Leonardo Uslengo, il “Nano Imbruttito” che è sbarcato al cinema con il celebre “milanese”

Anche al Liceo scientifico Primo Levi di San Donato Milanese Leonardo è una piccola star e i compagni sono contenti del suo successo e alcuni "mi invidiano perché spesso salto le verifiche” scherza Leonardo

Intervista a Leonardo Uslengo, il “Nano Imbruttito” che è sbarcato al cinema con il celebre “milanese”
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Abbiamo intervistato il “Nano Imbruttito” Leonardo Uslengo che vive con i genitori e i suoi tesori pelosi nel nostro territorio a San Giuliano Milanese. Ecco cosa ci ha rivelato di sé stesso e del suo lavoro nel team de “Il Milanese Imbruttito”.

Intervista al “Nano Imbruttito” Leonardo Uslengo

SAN GIULIANO MILANESE - “Recitare in un film è l’opportunità che mi ha cambiato la vita”. Sono queste le parole con cui si racconta Leonardo Uslengo, 14enne noto al grande pubblico come “Nano Imbruttito”.

Chi è Leonardo

Nato a Milano, vive a San Giuliano Milanese insieme ai suoi genitori, Andrea e Nadine Radu, e ai suoi affezionatissimi cani, Shaila e Jacky, due Jack Russel, e frequenta il Liceo scientifico Primo Levi di San Donato Milanese.

La sua passione per l'Inter e per il tennis

Leonardo sprizza interessi da tutti i pori: oltre alla recitazione, ha altre due grandi passioni, il calcio e il tennis. “Quella per l’Inter, la mia squadra del cuore, è una passione che mi ha trasmesso mio padre quando ero piccolo. La mia prima partita allo stadio, nel maggio del 2014, avevo sei anni, è stata l’ultima di Zanetti in nerazzurro. Me lo ricordo benissimo. L’amore per il tennis, invece, è nato quando avevo 5 anni e oggi gioco agonisticamente al Tennis Club Ambrosiano di Milano, forte motivo di vanto, per me, in quanto da lì sono passate leggende come Borg, Federer, Djokovic”.

Cresciuto a “pane e cinema”

Da sempre grande ammiratore di Diego Abatantuono, di cui è anche abile imitatore, e di Aldo, Giovanni e Giacomo, è cresciuto a pane e cinema e la recitazione per Leonardo rimane la passione più grande. Con tanta curiosità e tenacia nel 2016 è riuscito ad entrare in uno dei team più conosciuti d’Italia, quello de “Il Milanese Imbruttito”.

L’approdo nel team de “Il Milanese Imbruttito”

Sono arrivato a questo lavoro per passione e costanza, ma soprattutto grazie a mia madre, che ha sempre creduto in me, in particolar modo durante i casting, che per un certo periodo facevo anche ogni giorno - racconta - Un mattino sono andato a un provino come tanti altri, vicino alla Stazione centrale. Mi sono presentato, ma senza crederci più di tanto, tanto che non mi aspettavo quasi nemmeno la chiamata. Invece arrivò”.

Il sogno sembrava essersi realizzato. Qualche giorno dopo invece la produzione lo avvisò che l’avrebbero sostituito con un ragazzo di Torino, che sembrava più adatto al ruolo. Fu una doccia fredda. “Invece, giusto il tempo di qualche ripresa e mi chiamarono nuovamente” racconta Leonardo, che da quel momento è diventato il personaggio che oggi tutti conosciamo.

Essere il Nano Imbruttito non mi ruba tanto tempo, perché vivo tutta questa esperienza come un piacere. In una sera riesco a memorizzare il copione. Certo, non sempre è semplice conciliare il lavoro con la scuola, ora che sono allo Scientifico, alle medie era tutto più facile, ma comunque per ora riesco a farcela”. A scuola Leonardo è una piccola star e i compagni lo sostengono, contenti del suo successo. “Alcuni mi invidiano perché spesso salto le verifiche” scherza.

Lo sbarco sul grande schermo

Girare il film 'Mollo tutto e apro un chiringuito' è stata un’esperienza unica. Dai video sulla piattaforma
YouTube al grande schermo c’è una differenza abissale, un po' come se ti sentissi cresciuto, come si può ben immaginare.

Il personaggio che rivesto mi rispecchia in parte, diciamo che mi viene spontaneo recitare da 'Milanese Imbruttito' ma io non sono così perfettino e precisino, sia nel carattere che nell’outfit. Preferisco vestirmi più casual nella vita di tutti i giorni mentre per le serate importanti, certamente, mi piace mettermi elegante”.

Ruben Scotton

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