Disastro Ethiopian Airlines, tre bergamaschi tra le vittime

L’aereo è precipitato poco dopo il decollo, verso le 8.45, ora locale.

Disastro Ethiopian Airlines, tre bergamaschi tra le vittime
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Disastro Ethiopian Airlines, tre bergamaschi tra le vittime.

Disastro Ethiopian Airlines, tre bergamaschi tra le vittime

Disastro aereo Ethiopian,  nessun superstite tra le 157 persone a bordo. Ci sono anche dei bergamaschi coinvolti, forse volontari.

Aereo precipita in Etiopia

Un Boeing 737 della  Ethiopian Airlines  è precipitato stamani mentre volava da Addis Abeba a Nairobi. Morte 157 persone, di cui 8 italiani. Fra questi, 3 sarebbero bergamaschi, volontari di una Onlus: Carlo Spini, toscano, medico e presidente di Africa Tremila Onlus, associazione vicina a Confartigianato di Bergamo. Con lui la moglie e un altro bergamasco, il commercialista Matteo Ravasio.

Fra gli scomparsi, anche un assessore della Regione Siciliana.

Così la deputata dem Elena Carnevali, poco fa su Facebook.

Da Addis Abeba a Nairobi

L’aereo è decollato alle 8.38 dall’aeroporto di «Bole» diretto a Nairobi, in Kenya, ed è precipitato a 60 chilometri a sud-ovest dalla capitale dell’Etiopia. Si è schiantato sei minuti più tardi, intorno alle 8.45, ora locale. Sono 157  le vittime (149 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio), di cui tre probabilmente bergamasche. Fra gli scomparsi, anche un assessore della Regione Siciliana.

Nazionalità dei passeggeri

Secondo una prima conta, ci sarebbero stati a bordo 32 cittadini kenyani, 9 etiopici, 18 canadesi, 8 provenienti da Cina, Stati Uniti e Italia; 7 da Francia e Gran Bretagna; 6 dall’Egitto, 5 olandesi e 4 da India e Slovacchia; 3 dall’Austria, 3 dalla Svezia, 3 dalla Russia, 2 dalla Spagna, 2 dalla Polonia, uno da Belgio, Norvegia e Serbia. Si contano anche vittime marocchine, israeliane e da Indonesia, Somalia, Togo, Mozambico, Ruanda, Sudan, Uganda e Yemen.

La ricostruzione

Il sito «Flightradar24» ha riferito che, dopo il decollo, il Boeing 737 aveva «una velocità verticale instabile». Questo secondo quanto denunciato dal pilota, che aveva subito allertato i controllori di volo, dichiarando di voler tornare indietro. Aveva già avuto l’autorizzazione a rientrare quando lo schianto è avvenuto. L’aereo era un velivolo nuovo, consegnato alla compagnia aerea a metà novembre.

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