Blitz nel capannone di via Resistenza: dentro decine di posti letto

Il sindaco Pruiti ha ringraziato gli uffici comunali, attenti e scrupolosi, e le forze dell’ordine.

Blitz nel capannone di via Resistenza: dentro decine di posti letto
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Blitz nel capannone di via Resistenza: dentro decine di posti letto.

Blitz nel capannone di via Resistenza: dentro decine di posti letto

BUCCINASCO – Avevano chiesto di trasformare il capannone al civico 44 di via della Resistenza in un albergo modesto, senza troppe pretese, una sorta di bed and breakfast come il Sevent, pochi metri più avanti. Un grande immobile dove prima c’era l’autofficina Pitstop e una società siglata Acg, almeno dalle targhette che sono ancora presenti sul citofono. Sul cancello, un cartello: “ci siamo trasferiti in via Resistenza al 36”. Al loro posto, un proprietario cinese (che si occupa di pelletteria, almeno sulla carta) che aveva chiesto al Comune di poter trasformare quel capannone in un hotel.

Nessuna autorizzazione concessa

Carte presentate già agli uffici, ma nessuna autorizzazione concessa. Il fatto di non avere permessi, tuttavia, non ha frenato il proprietario del capannone e della palazzina di fianco, di tre piani da circa 200 metri quadri ciascuno, più il piano terra, dall'effettuare qualche lavoro di modifica dell’immobile e di allestire all’interno stanze per il pernottamento.

Il blitz ieri

Il blitz è scattato ieri, grazie all’intuizione degli uffici comunali che hanno voluto vederci chiaro su quella richiesta, e all’esperienza degli agenti della polizia locale di Buccinasco, guidati dal comandante Matteo Lai, che si sono subito attivati, insieme ai carabinieri della Compagnia di Corsico, per effettuare un sopralluogo e tutti i controlli. Controlli che sono partiti anche da un altro dato che ha fatto insospettire gli uffici: l’aumento esponenziale dei rifiuti non differenziati proprio nella zona.

Il commento del sindaco

“Non essendo aumentata la popolazione all’anagrafe, qualcosa che non andava doveva esserci per forza”, commenta il sindaco Rino Pruiti che ci tiene a ringraziare “gli uffici comunali, attenti e scrupolosi, e le nostre forze dell’ordine che stanno ancora lavorando per chiarire i contorni della vicenda”. Una vicenda ancora fumosa, appunto, perché il sopralluogo non ha consentito di trovare all’interno dello pseudo albergo persone che ci abitavano (o pernottavano soltanto), ma tutti gli indizi fanno pensare a una struttura usata come hotel: stanze con letti sfatti, abbigliamento, persino locali con lavatrici e angoli cottura. Insomma, tutto già allestito ma senza alcun permesso per farlo. All’interno, almeno dalle primissime ricostruzioni, ci sarebbero almeno cinquanta persone, di cui alcuni bambini. “A loro va la mia prima preoccupazione – sottolinea il sindaco –, ci siamo già attivati per le opportune denunce e segnalazioni”.

Francesca Grillo

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