Biossido di azoto nel Sud Milano: livelli preoccupanti

Buccinasco è poco sotto al limite di legge. A Rozzano la situazione è da bollino rosso, mentre media a San Giuliano e San Donato.

Biossido di azoto nel Sud Milano: livelli preoccupanti
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Biossido di azoto nel Sud Milano: livelli preoccupanti.

Biossido di azoto nel Sud Milano: livelli preoccupanti

BUCCINASCO – Il biossido di azoto fa un morto ogni 15 ore. Il dato, si capisce subito, è allarmante. Per questo, i Cittadini per l’aria Onlus hanno deciso di correre ai ripari e tracciare una mappa dettagliata sulle zone di criticità più elevate. Al progetto (realizzato col supporto di Patagonia e grazie alla collaborazione con la Divisione di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali) hanno aderito 277 persone e molte associazioni che hanno posizionato 157 campionatori vicino a scuole e asili, 39 nei pressi dei parchi e aree giochi e 81 in altri luoghi sparsi per il territorio. Un’idea di prevenzione partecipata, di citizen science che punta a predire la concentrazione di biossido di azoto in punti sensibili. Dati che restituiscono un’idea delle aree più a rischio e consentono di stimare l’impatto della sostanza sulla mortalità.

Dati allarmanti

L’origine principale degli ossidi di azoto nell’aria? I motori diesel: il 73% delle emissioni sono riconducibili a questo. Il risultato della campionatura durata un mese è allarmante: il 50% dei dati (stimati su base annuale) raccolti vicino a scuole e asili superano il limite previsto dalla legge. La percentuale sale al 56% in parchi e giardini. Il dato positivo, tuttavia, c’è: rispetto alla campionatura del 2017, l’andamento è migliorato (ma l'anno scorso non si erano presi in considerazione luoghi come scuole a asili).

Il commento di Anna Gerometta

Il biossido di azoto è pericoloso soprattutto per la salute. Livelli fuorilegge fanno verificare un incremento della mortalità del 5,5%, oltre a un aumento di bronchiti e patologie asmatiche, soprattutto nei bambini. “Necessaria una svolta nelle politiche della mobilità, un cambio di prospettiva – commenta Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria –. Muoversi in auto, quando sono disponibili valide alternative, non può essere considerato un diritto. Lo è quello di crescere, vivere e respirare senza avvelenarsi giorno dopo giorno.

Fermare i diesel, i principali responsabili delle emissioni di biossido di azoto, non è un’utopia o un sogno ambientalista, è una scelta urgente e necessaria per garantire a questa generazione di bambini e ragazzi, e a noi stessi, qualità dell’aria e della vita. Il biossido di azoto si riduce facilmente con misure locali. Chi governa oggi ha il dovere di adottare, in tempi brevi, le misure necessarie per rientrare al più presto nei limiti di legge e difendere la salute di tutti.

Buccinasco poco sotto il limite

A posizionare i misuratori di biossido a Buccinasco, ci aveva pensato anche Retake che a proprie spese aveva installato i campionatori. Grazie all’iniziativa dei cittadini attivi che fanno bella la città, si è potuto scoprire che Buccinasco è poco sotto al limite di legge consentito: semaforo arancione, insomma. Il valore-limite indicato dalla legge, è una concentrazione media annuale di 40 microgrammi per metro cubo. Buccinasco ha contato 44.1 microgrammi ma, secondo il calcolo annuale, il numero scende a 35.6. Un valore che non deve per niente rassicurare ma, anzi, dare lo spunto per limitare i danni e cercare di far scendere ancora di più la soglia di criticità.

A Rozzano una situazione peggiore

Campionatori posizionati anche a Rozzano, dove la situazione (da bollino rosso) è più preoccupante con un punteggio annuale di 48.5. Per San Giuliano e San Donato bandierina arancione: la media è sotto i 40, ma bisogna prestare attenzione a non sforare i livelli, visto che il dato mensile si attesta al 45.

Campionatori in pianta stabile in futuro?

“Il nostro auspicio per l’anno prossimo – commentano da Retake Buccinasco – è di poter posizionare, con l’aiuto del Comune che diventerebbe apripista del progetto nel Sud Milano, i campionatori – costano meno di 30 euro, ndr – vicino a tutte le scuole e ai parchi del territorio, per una maggiore consapevolezza della qualità dell’aria e dei pericoli per la nostra salute”.

Francesca Grillo

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