Parcheggio senza stress nelle smart cities grazie ai sensori

Il Parking Lot Sensor di Bosch ci dice se il posto è libero o occupato

Pubblicato:
Aggiornato:

Parcheggio senza stress? E’ possibile anche nelle smart cities. Le città affrontano ogni giorno il problema del traffico intenso e le relative emissioni dei veicoli a cui si sommano il rallentamento generato dagli automobilisti in cerca di un parcheggio libero (in media 20 minuti) e dal parcheggio selvaggio o fuori dalle strisce. Il nuovo Parking Lot Sensor di Bosch è la soluzione che permette alle città di gestire con efficienza le aree di parcheggio. Migliorando di conseguenza la qualità della vita nelle città. Il sensore è in grado di individuare e segnalare gli spazi disponibili all’interno di un parcheggio, permettendo all’utente di conoscere, attraverso l’utilizzo di un’App, il tempo necessario per raggiungerlo e, successivamente, di effettuare il pagamento direttamente con lo smartphone.

Parcheggio senza stress

La ricerca di parcheggio si basa su un concetto semplice: ogni posto auto è dotato di un sensore che controlla in tempo reale se quel posto è libero o occupato. Il Parking Lot Sensor di Bosch racchiude tutte le funzioni necessarie in unico dispositivo compatto. Bosch ha dimostrato un’affidabilità di oltre il 95% in numerosi test con oltre 50 tipi di veicoli, più di 2.000 sensori e migliaia di manovre di parcheggio. I sensori per la ricerca di parcheggio non sono più un sogno del futuro: Bosch lo ha dimostrato nei progetti pilota portati a termine con successo in 25 città europee. Molte città dispongono o stanno pianificando infrastrutture per le smart city con una rete wireless ad ampia copertura. Il Parking Lot Sensor di Bosch sfrutta l’infrastruttura per la comunicazione wireless tra il sensore e la piattaforma centrale, utilizzando un protocollo LoRaWAN (Long Range Wide Area Network).

Il ruolo dei sensori

La flessibilità necessaria per integrarsi nei progetti di Smart-City in conformità ai requisiti specifici di ciascuna municipalità. I sensori di parcheggio vengono utilizzati in diversi campi di applicazione come i sistemi intelligenti di indirizzamento al parcheggio. Questi sono in grado di ridurre sensibilmente il traffico dovuto alla ricerca di un parcheggio e di conseguenza il rumore e le emissioni inquinanti. Nelle ore di punta, fino a un terzo del traffico in città è rappresentato da chi cerca parcheggio. Di conseguenza, i sistemi applicati nei punti critici del centro città sono in grado di alleggerire sensibilmente il traffico. Il Parking Lot Sensor può anche essere impiegato per segnalare il divieto di parcheggio in determinate aree, per esempio nelle corsie di emergenza, facilitando le operazioni del personale di soccorso in caso di necessità.

Ulteriori applicazioni

Un ulteriore campo di applicazione è il monitoraggio delle piazzole di sosta delle stazioni di rifornimento dei veicoli elettrici. In questo caso, il Parking Lot Sensor si rivela utile in due modi. Da un lato rileva quali stazioni di carica sono disponibili con la possibilità di visualizzare l’informazione in un’App. Dall’altro riconosce l’uso improprio, per esempio se l’area di rifornimento viene utilizzata come parcheggio o se il tempo di utilizzo consentito viene superato. I sensori di parcheggio contribuiscono anche allo sviluppo delle città. I dati statistici sull’utilizzo effettivo delle aree di sosta nell’intera città consentono una pianificazione affidabile. Un fattore non di poco conto, in quanto la digitalizzazione delle città offre anche molte opportunità per creare servizi innovativi. Per esempio attraverso le App, oppure iniziative come l’affitto temporaneo di posti auto privati.

L'articolo Parcheggio senza stress nelle smart cities grazie ai sensori proviene da motori.

Seguici sui nostri canali