Roberto Vecchioni: L’INFINITO e oltre - VIDEO

Un nuovo disco di inediti dedicato a tutti coloro che amano la vita.

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Roberto Vecchioni: L’INFINITO e oltre.

Roberto Vecchioni: L’INFINITO e oltre

Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni è stata una pietra miliare della mia crescita. Con quelle parole ho riempito la mia vita, combattuto i no e asciugato le lacrime delle inevitabili delusioni. Ho attutito il dolore. Ma quando non è stato più possibile, mi sono fatta attraversare come da una scossa di elettricità da Ho conosciuto il dolore, un vero manuale d’istruzione per adulti al quale accedere senza vergogna. Le parole del professor Roberto mi hanno ricordato chi ero parecchie volte, anche a Sanremo nel 2011 con Chiamami ancora amore.

Un disco di inediti

Rivederlo ieri al Teatro Gerolamo di Milano è stato come respirare di nuovo. Intelligenza, ironia, parole di valore, più che una conferenza di presentazione del nuovo disco L’infinito, in uscita venerdì, una lectio magistralis alla quale ho assistito a bocca e cuore aperti. Un’esplosione di intelligenza e umanità arrivata a dare luce a questi tempi bui, fatti di pochezza culturale, di gesti piccoli, di paure, razzismi. Una speranza per il futuro. Del resto i grandi maestri servono a questo: a tenerci la mano quando ci sembra che non ci sia più una via d’uscita. E  questo album fatto di una sola lunghissima canzone divisa in dodici momenti sceglie per la sua diffusione unicamente cd e vinile senza piattaforme streaming e download, una scelta coerente al progetto discografico che indica la volontà di non trattare la musica come prodotto di consumo veloce, scaricabile con un click, di non decontestualizzare l’ascolto del singolo brano, parte integrante della narrazione che tiene insieme ritratti diversi, da Alex Zanardi a Giulio Regeni, dalla guerrigliera curda Ayse a Leopardi, che l’autore accomuna nell’amore per la vita.

I crediti

L’album è il frutto della collaborazione di un team d’eccezione, Lucio Fabbri (produzione artistica), Massimo Germini, Marco Mangelli, che ha voluto suonare il basso in questo disco prima della sua scomparsa, e Roberto Gualdi. Morgan affianca Vecchioni in Com’è lunga la notte, autobiografia ironica del Prof. e Francesco Guccini, che torna eccezionalmente a cantare grazie all’insistenza di Roberto, si rivolge con Vecchioni  alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione Alex Zanardi è la metafora della “passione per la vita che è più forte del destino”  nel brano Ti insegnerò a volare (una Sogna ragazzo sogna 2.0). E proprio dal primo incontro con Francesco Guccini a Sanremo negli anni ’70 che inizia la conferenza stampa di Roberto Vecchioni. Fatevi del bene, ascoltatelo e gettate il cuore oltre L’infinito.

Paola Gallo

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