I benefici della curcuma antiossidante e antinfiammatoria

Una radice arancione della famiglia dello zenzero che porta effetti positivi al nostro corpo

I benefici della curcuma antiossidante e antinfiammatoria
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I benefici della curcuma quali sono? Alla base di molte malattie croniche, articolari e non, troviamo l’infiammazione cronica. Per contrastarla, in Cina e India la medicina tradizionale sfrutta da millenni le virtù curative della curcuma. Si tratta di una radice arancione della famiglia dello zenzero, antiossidante e antinfiammatoria. In India, paese non poco inquinato ma dove si fa abbondante uso di curcuma nella cucina, i tumori di colon, seno, prostata e polmone sono quasi 10 volte meno frequenti che da noi.

I benefici della curcuma

La curcumina, un componente della curcuma, agisce contro il cancro in diversi modi: inibisce la trasformazione di cellule sane in cellule tumorali, inibisce la proliferazione di cellule cancerose, aiuta l’organismo a distruggere le cellule metastatiche prima che si espandano, riduce l’infiammazione, ostacola lo sviluppo di vasi sanguigni che nutrono il tumore e inibisce la sintesi di una proteina indispensabile alla formazione dei tumori. Fra tutti gli alimenti, la curcuma è quello le cui proprietà antitumorali sono meglio documentate. Ed è anche stato dimostrato che la curcumina incide sull’espressione di oltre 700 geni, il che spiega i suoi molteplici benefìci contro varie patologie, non solo contro il cancro.

L’importanza della curcumina

In una recente indagine clinica sul diabete svoltasi in Thailandia, soggetti volontari in stato prediabetico e di lieve sovrappeso sono stati scelti a caso per ricevere ogni giorno o curcumina o un placebo. Dopo nove mesi, l’insorgere di un diabete vero e proprio si è verificato per 19 dei 104 soggetti che ricevevano un placebo. Mentre dei 97 soggetti che assumevano curcumina, nessuno è diventato diabetico. Appare quindi che la curcumina abbassa i livelli ematici di zucchero stimolando la secrezione di insulina da parte del pancreas (vedi www.diabetesjournals.org).

La polvere di curcuma

La polvere di curcuma non è assorbita bene dall’organismo. Bollita a lungo, essiccata e macinata, la radice fresca iniziale perde gran parte dell’olio essenziale e degli altri componenti volatili necessari per un corretto assorbimento della curcumina. Per rimediare occorre fare un’emulsione di polvere di curcuma. Mettete in un frullatore 1 cucchiaio da tavola di polvere con 2 tuorli d’uovo e 2 cucchiaini d’olio di noce di cocco. Azionate il frullatore per emulsionare il contenuto. Se invece vi procurate una radice fresca, grattugiatela sulle vostre pietanze!

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