Scritta sui muri dell'oratorio in milanese: "Vattene con le tue prostitute"

"Certe scelte possono dare fastidio, ma sono briciole rispetto a tutto quello che di bello circonda la nostra comunità"

Scritta sui muri dell'oratorio in milanese: "Vattene con le tue prostitute"
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Scritta sui muri dell'oratorio in milanese: "Vattene con le tue prostitute".

Scritta sui muri dell'oratorio in milanese: "Vattene con le tue prostitute"

CORSICO – Di questa storia dai contorni ancora fumosi e con molti dubbi, c’è solo una certezza: don Domenico non vuole neanche parlarne. Ma non perché sia in difficoltà, anzi, ma perché ritiene che a queste persone non vada “dato alcun tipo di spazio, parlarne si fa il loro gioco, una cassa di amplificazione che non meritano, sono briciole, gocce in un mare di altre persone che invece fanno comunità in modo positivo. E poi, sono interpretazioni”, racconta.

Un insulto scritta in dialetto

Il fatto è una scritta, anzi due, comparse sul muro dell’oratorio San Luigi e lì vicino. L’anomalia di questo vandalismo, come tanti ce ne sono, è che la frase è in milanese: “Fora di ball coi to peland”, che significa “vattene tu e le tue prostitute”. Insomma, un insulto, una minaccia, scritta in dialetto, anche abbastanza arcaico visti i termini. Sull’autore del gesto non si sa nulla: chi può aver scritto una frase del genere, in quel modo, in quella posizione, sul muro dell’oratorio?

L'apertura all'accoglienza

Qualcuno ha ipotizzato un attacco proprio al prete che si è dimostrato più volte di larghe vedute e aperto all’accoglienza, verso tutti. Feste multiculturali e l’apertura delle porte dell’oratorio alle volontarie dell’associazione Itaca per i corsi di italiano per stranieri (impossibilitate a organizzarli in biblioteca a causa della chiusura serale anticipata) sono solo due esempi delle iniziative di integrazione e rispetto per le altre culture che il don ha portato avanti.

Bellezza e messaggi positivi

A qualcuno tutta questa “voglia di integrare” dà fastidio, non apprezza, una sponda che a ogni iniziativa si indigna. Il don ammette che ci sono persone a cui possono dare fastidio certe scelte, ma sono “briciole, poche rispetto a tutto quello che di bello circonda la nostra comunità. La generosità, la voglia di stare insieme e di fare cose belle. C’è molto di cui parlare della nostra comunità, di bellezza e messaggi positivi. Non certo di qualche vandalo”. Insomma, il dubbio sull’origine di quella strana scritta rimane, così come il gesto di vandalismo, ancora sui muri della parrocchia che sta aspettando l’intervento dell’impresa.

Intanto

La solidarietà è arrivata dal gruppo Retake Buccinasco, i cittadini che fanno bella la città pulendo i muri dai vandalismi. I cittadini attivi si sono messi a disposizione (una volta ottenuti i permessi dai proprietari dei muri) per dare una rullata di bianco sopra la frase misteriosa.

FG

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