Papalia guida senza patente a Buccinasco: ora rischia grosso.
BUCCINASCO – Sabato pomeriggio, metà Buccinasco è in giro per negozi, con il bagagliaio pieno di sacchetti della spesa. Forse ha pensato di riuscire a mescolarsi tra la gente, di passare inosservato. Magari ha solo pensato “tanto non mi beccano”. E invece l’hanno beccato. Alla guida di una Panda, quella intestata alla moglie Adriana Feletti, Rocco Papalia non ci poteva stare, come chiunque altro.
Nessuno può guidare senza patente, ritirata oltre vent’anni fa e mai ripresa. I carabinieri di Buccinasco erano in giro a pattugliare, un po’ come fanno sempre, nella normale attività di controllo del territorio. Lo vedono sbucare sul pandino mentre prende la rotonda e gira su via della Resistenza. Alt. Papalia scende, lo sa che ha sbagliato, lo sa che quello che ha fatto potrebbe costargli caro. Per due motivi. Il primo, quello amministrativo, leggasi portafoglio. Come tutti quelli che vengono sorpresi a guidare senza patente, Papalia si è beccato 5mila euro di multa. Tanti, forse troppi per chi davanti ai giudici ha confessato di non avere più il patrimonio di un tempo, mutilato anche dalle confische (come metà della villetta di via Nearco al 6, dove abita e condivide le bollette con i minori profughi di Villa Amantea).
Davanti ai magistrati che dovevano decidere se mandarlo in una casa lavoro, ha detto di essere malato (e in effetti le carte mediche testimoniano invalidità di salute) e che i soldi a casa li porta solo la moglie Adriana, con il guadagno del baretto in via Lodovico il Moro a Milano. Quando i giudici lo hanno “incoraggiato” a trovare un lavoro forse era proprio lì che voleva andare, per dare una mano. Ma, almeno per ora, niente da fare. A lavorare al bar ci sono moglie e figlia che contribuiscono così al sostegno della famiglia.
Si diceva di due ripercussioni. La seconda è il quasi certo inasprimento delle condizioni della libertà vigilata. Perché commettendo un reato (la guida senza patente) Papalia ha violato le disposizioni del provvedimento. Pochi mesi fa i giudici avevano deciso di togliergli la sorveglianza speciale, un altro provvedimento a cui lo avevano sottoposto dopo la sua uscita dal carcere di Secondigliano, dopo 26 anni di reclusione (la condanna era di 124 anni, poi ricalcolata).
Ma la libertà vigilata era rimasta e il boss sapeva che commettere un reato significava inviare una segnalazione all’autorità giudiziaria che potrebbe prevedere un inasprimento della pena, addirittura, per legge, potrebbe essere mandato nella casa lavoro che gli stessi giudici avevano escluso per il suo futuro. Bisognerà aspettare la decisione e capire quanto quel giro in macchina di neanche un paio di chilometri costerà a nginu rocco.
Francesca Grillo
[…] relativa al comportamento del 21 marzo fuori dalla sua villetta. La seconda: aver violato la legge. Un paio di settimane fa Papalia ha preso la Panda della moglie, pur avendo la patente revocata. Ma i carabinieri di Buccinasco guidati dal maresciallo Vincenzo Vullo, attenti agli spostamenti […]
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