Operai morti a Pieve, il ricordo degli amici: "Tore, eri così contento di lavorare a Milano"

C’è ancora tanto dolore e tanta incredulità nella morte dei due operai.

Operai morti a Pieve, il ricordo degli amici: "Tore, eri così contento di lavorare a Milano"
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Operai morti a Pieve, il ricordo degli amici: "Tore, eri così contento di lavorare a Milano".

Operai morti a Pieve, il ricordo degli amici: "Tore, eri così contento di lavorare a Milano"

PIEVE EMANUELE – “Proprio domenica ci siamo incontrati in piazzetta, tu eri contento che stavi lavorando a Milano. Mai potevo immaginare che era l’ultimo saluto. Riposa in pace Tore paperino, come ti chiamavamo”.

Il dolore degli amici

C’è ancora tanto dolore e tanta incredulità nella morte dei due operai schiacciati da una lastra mentre stavano montando le barriere anti attraversamento lungo i binari, in prossimità della fermata di Pieve. Salvatore Borriello, 47 anni, era salito da Torre del Greco, provincia di Napoli, così come il collega Salvatore Palumbo, 55 anni, di Ercolano. Entrambi impiegati per la Cefi, azienda di Casoria che, per conto della Rfi, avrebbe dovuto posizionare le barriere salvavita.

Le possibili cause della tragedia

Una manovra sbagliata forse all’origine dell’incidente sul lavoro: la pesante lastra che i due operai avrebbero dovuto posizionare per impedire ai pendolari di attraversare i binari è caduta dalla gru sui due lavoratori. Uno è morto sul colpo, l’altro è stato portato a sirene spiegate all’ospedale ma le ferite erano troppo gravi ed è morto dopo poco.

Aperta un'inchiesta

Aperta un’inchiesta, che seguirà il pm Danilo Ceccarelli e l’aggiunto Tiziana Siciliano, per chiarire tutti i dettagli e ricostruire l’esatta dinamica del drammatico incidente. Intere comunità che si stringono da nord a sud alle famiglie delle vittime, ancora sconcertate da una morte iniqua.

Il sindaco Festa

Cordoglio da parte di tutti i sindaci: quelli delle città di origine degli operai e Paolo Festa di Pieve: “Siamo sconvolti per quanto accaduto. Nessuno dovrebbe mai morire durante l’adempimento del più nobile dei compiti per ogni persona: lo svolgimento del proprio lavoro. Quel punto è maledetto: purtroppo gli attraversamenti della zona dei binari era frequente e già in precedenza si era registrato un decesso. Avevamo chiesto da tempo un intervento di messa in sicurezza per i lavoratori che utilizzavano pericolosamente la via Roma in direzione di Siziano: è paradossale e oltremodo triste apprendere che due persone impiegate in questa attività di Rfi abbiano perso la vita proprio in quello stesso punto. Siamo fiduciosi che le forze dell’ordine e la magistratura faranno luce sull’accaduto e appureranno eventuali responsabilità. Il nostro pensiero va ora alle famiglie dei due operai venuti a mancare ed esprimiamo loro tutta la nostra vicinanza”.

FG

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