Investiti sulla moto, il guidatore prima ammette poi ritratta: "Non è colpa mia"

Matteo e Federica cercano testimoni dell'incidente del 28 luglio

Investiti sulla moto, il guidatore prima ammette poi ritratta: "Non è colpa mia"
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Investiti sulla moto, il guidatore prima ammette poi ritratta: "Non è colpa mia".

Investiti sulla moto, il guidatore prima ammette poi ritratta: "Non è colpa mia"

ASSAGO – Le condizioni dei due ragazzi, almeno nei primi minuti, non sembravano preoccupanti. Il peggio è arrivato dopo. Quando Matteo Errani, 35 anni, si è trovato sotto i ferri per un’operazione alla clavicola, fratturata in quattro punti. Problemi anche per Federica Burei, 33 anni, la compagna di Matteo, che è stata curata al pronto soccorso dell’ospedale Humanitas per contusioni da impatto.

L'incidente

Si trovavano in sella alla moto, alla rotonda di Milanofiori, quando una macchina, una Fiat Panda, “ci ha tagliato la strada, cercando di buttarsi sulla strada che porta a Rozzano. Eravano praticamente affiancati – ricordano i ragazzi –, avevamo dato la precedenza e poi la macchina ha rallentato e svoltato all’improvviso nella nostra direzione”. Entrambi sono volati dalla sella, finendo faccia a terra sull’asfalto.

Il racconto di Federica

“Due soccorritori che non erano in servizio ci hanno aiutato, sono stati due angeli, hanno aspettato l’arrivo dei colleghi in ambulanza. Anche loro sono stati bravissimi con noi”, racconta Federica che ricorda, quando è caduta, che “la signora che era di fianco al guidatore, ha iniziato a chiederci scusa, affermando che il marito non si era accorto che eravamo lì”. Poi, però, ha cambiato versione.

La ritrattazione

“Ci è arrivata una lettera dell’assicurazione con scritto che i signori ritrattavano tutto, che era nostra la colpa dell’incidente – ricordano i giovani –. Siamo andati alla polizia locale per chiedere il verbale e ci hanno detto che non potevano rilasciarlo, che non c’erano neanche foto. Quindi non sappiamo più come fare”. Non è tanto “una questione economica, ma di rispetto e correttezza. La dinamica era chiara, così come le scuse e l’immediata ammissione di colpa del guidatore, che però poi ha ritrattato. Intanto, abbiamo dovuto subire un calvario tra visite, esami e operazioni”. Matteo, infatti, ha già subito un’operazione alla clavicola e vive con il dolore alle costole, incrinate dopo l’impatto violento. “Mi dovrò sottoporre a un’altra operazione – dice il giovane –, purtroppo gli incidenti capitano, ma il senso di responsabilità ci deve essere. Assurdo ritrattare in questo modo, per cosa poi? Si trattava di due persone adulte, sui 60 anni, non di ragazzini che magari hanno paura a dire la verità. Ingiusto”.

L'appello

Per questo, i due ragazzi lanciano un appello: “Se qualcuno ha visto l’incidente o era lì, il 28 luglio, nel tardo pomeriggio, ci contatti. È importante riuscire a ricostruire la vicenda per come è successa e non per come stanno cercando di raccontarla ingiustamente”.

Francesca Grillo

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