In carcere per commento social sulla morte del poliziotto Cristian Piazzoli

"Uno di meno" aveva scritto il quarantatreenne, ora finito in carcere, dopo aver saputo dell'incidente tra Bareggio e Cornaredo costato la vita all'agente della Digos

In carcere per commento social sulla morte del poliziotto Cristian Piazzoli
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In carcere per commento social sulla morte del poliziotto Cristian Piazzoli

In carcere per commento social sulla morte del poliziotto Cristian Piazzoli

MILANO - “Uno di meno”.  Aveva commentato così sui social, un 43enne di Brignano, la notizia della morte di Cristian Piazzoli, 44 anni, deceduto in un incidente stradale avvenuto tra  Bareggio e Cornaredo. Un commento decisamente offensivo e pesante, che al leone da tastiera è costato molto caro, considerato che  l’uomo, D.G, è un pregiudicato che si trovava in affidamento in prova ai servizi sociali.

Le conseguenze

Per il vergognoso post, oltre che per essersi recato al lavoro senza autorizzazione del magistrato , il Tribunale di Sorveglianza di Brescia ha infatti revocato per lui la misura alternativa e ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Commento offensivo gli costa il carcere

Quarantatré anni, già in affidamento in prova dall’ottobre scorso, su disposizione del Tribunale di Napoli. Nei giorni scorsi però i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno continuato a tenere d’occhio l’uomo, rilevando almeno due condotte incompatibili con il mantenimento della misura alternativa al carcere. Prima, senza aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione del Magistrato competente, D.G aveva cominciato a lavorare.

Le offese social

Poi, probabilmente covando rancore nei confronti delle Forze dell’ordine che l’avevano “messo nei guai” già parecchie volte (ha diversi precedenti), quando ha letto online la notizia della tragica morte in un incidente stradale del poliziotto, deceduto in servizio, ha commentato sui social offendendone la memoria. “Uno di meno”, il suo “contributo” tra i commenti alla notizia sulla pagina Facebook di un giornale nazionale. L’agente, in forze alla Digos era morto in un incidente in moto, travolto da un’auto. L’incidente era avvenuto tra Bareggio e Cornaredo.

La segnalazione

I carabinieri hanno notato il post, e l’hanno  segnalato al Tribunale di sorveglianza. Il  Magistrato di Brescia, di fronte alla seconda segnalazione a carico dell’imputato, ha dunque deciso di  revocare la misura dell’affidamento in prova. Per l'uomo si sono per questo aperte le porte del carcere.

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